Il partito fondato da Silvio Berlusconi registra un boom nei sondaggi. Scendono Lega e FdI. La sfida per i vertici e la ricerca della conferma dei consensi diventano cruciali per Forza Italia.
Roma – Il termometro elettorale non concede soste. Così ecco l’ennesimo rilevamento dello stato di salute dei partiti, soprattutto dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Gli occhi sono puntati in particolar modo su Forza Italia. Frutto dell’emotività, del ricordo di una poliedrica personalità che, molto spesso, ha diviso l’Italia tra sostenitori, fans, denigratori seriali e ossessionati avversari politici, e non solo, i sondaggi mostrano un boom nei consensi degli Azzurri. La rilevazione di Tecnè dà il partito fondato da Berlusconi ben al di sopra della Lega e comunque oltre il 10%. Parallelamente scendono sia Fratelli d’Italia che i partiti moderati del Terzo polo. Forza Italia, dunque, spicca il volo, mentre regge l’onda d’urto la Lega.
Nella maggioranza, dunque, la parte del leone è di Forza Italia che raggiunge l’11,8%, con un +3,5% rispetto alla settimana precedente. Il partito ha iniziato una nuova fase politica, senza il suo storico presidente, e sembra poter contare, almeno nel primo periodo, su un appoggio popolare particolarmente consistente. La sfida per i vertici è già iniziata, con il nuovo presidente pro-tempore, Antonio Tajani, attuale ministro degli Esteri. Il tema centrale sarà cercare di non perdere questi consensi, frutto anche dell’onda emotiva del momento, andando verso le elezioni Europee del prossimo anno. Nel resto della coalizione, Fratelli d’Italia scende al 29,5%, perdendo mezzo punto in una settimana. Non è da escludere che almeno in parte si tratti di elettori che si sono rivolti a Forza Italia in questa occasione. Una trasmigrazione forse occasionale. Vedremo. Il partito di Giorgia Meloni resta comunque il primo in Italia con un netto vantaggio sull’opposizione. La Lega sale all’8,4%, con un +0,6%.
Un risultato in linea con quello delle ultime elezioni politiche, che per il momento lascia però Matteo Salvini come terzo per consensi nell’alleanza di governo. Nell’altro versante, il Partito Democratico sale al 19,8%, facendo registrare un aumento dello 0,2%. Un risultato positivo ma non entusiasmante per la forza politica guidata da Elly Schlein, che da tempo sembra aver esaurito la spinta del post-elezione alla segreteria e si è attestata attorno alla soglia del 20%. La segretaria è stata anche in piazza insieme al Movimento 5 Stelle per protestare contro la precarietà del lavoro, un segnale, pur lieve, di apparente vicinanza tra le opposizioni su un tema che potrebbe diventare sempre più centrale con l’andare dei mesi. Il Movimento 5 Stelle scende, però, al 15,2%. Calo dello 0,5% in una sola settimana per il partito di Giuseppe Conte, che sta provando a rilanciarsi proprio puntando su salario minimo, precarietà e anche sull’opposizione all’invio di armi in Ucraina. Proprio quest’ultimo argomento si frappone a un fronte comune di largo respiro con i dem.
A patire di più, probabilmente anche a causa del picco di voti per Forza Italia, sono i partiti di centro. Azione (3,5%) e Italia viva (2,5%) perdono quasi un punto in due, cioè -0,5% per Carlo Calenda e -0,4% per Matteo Renzi. Nelle scorse settimane, il trend era stato di leggera discesa per Azione e di leggera salita per Italia viva, con i due che sembravano destinati a convergere su una soglia di voti tra il 3 e il 4%. Una differenza non da poco, considerando che alle elezioni Europee del 2024 la soglia di sbarramento sarà proprio del 4%. Infine, il sondaggio rileva gli altri partiti che hanno composto il centrosinistra alle scorse elezioni. L’Alleanza Verdi-Sinistra resta stabile al 3%, mentre +Europa sale al 2% con una crescita dello 0,3% rispetto alla scorsa settimana. In ogni caso un italiano su due, esattamente il 49,7% ritiene che dopo la morte di Silvio Berlusconi Forza Italia si scioglierà. Non la pensa così, invece, il 50,3% del campione interpellato.