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Da Catania a Milano per finire in pasto ai satanisti

Decine e decine di cani, cuccioli in particolare, sarebbero caduti nelle mani di una setta di satanisti che li avrebbero ricevuti da ignari volontari animalisti di Catania e Palermo che credevano di affidarli a famiglie di buon cuore. Pare che gli animali siano stati sacrificati durante i rituali dedicati al diavolo.

Catania – I crimini contro gli animali sono in netta ascesa. Sono reati tra i più infamanti e paragonabili solo a quelli perpetrati sui bambini, perché commessi contro i più deboli. Per non parlare della strage degli animali selvatici che pregiudicanno irrimediabilmente gli ecosistemi e la natura. I più colpiti, però, sono gli animali d’affezione. I nostri amici a quattro zampe, in particolare i cani, fedeli compagni di vita nella buona e nella cattiva sorte. Gli unici che ci rimangono vicini quando gli altri, gli umani, ci abbandonano al nostro destino. Purtroppo sempre più spesso le notizie di violenze su cani e gatti occupano le pagine della cronaca e si fa ancora troppo poco per la loro difesa.

Anche stavolta raccontiamo una vicenda che si stenta a credere e che viene dalla Sicilia. Cani randagi raccolti per strada, per lo più cuccioli, sarebbero stati consegnati nelle mani dei loro aguzzini da alcuni volontari animalisti di Catania e Palermo che, ignari dell’inganno bene orchestrato, credevano di affidarli a persone di buon cuore che li avrebbero accolti in famiglia.

Quello che sarebbe avvenuto ha dell’incredibile. I cani dati in stallo, racconta un animalista che chiede di rimanere anonimo perchè avrebbe subito minacce di morte, sarebbero finiti nelle mani di una donna milanese che avrebbe garantito un destino migliore per i poveri cuccioli abbandonati. Questa persona, sulla quale graverebbe un obbligo di firma per avere accoltellato il marito anni addietro, pare faccia parte di un gruppo di satanisti che utilizzerebbero i cani per sacrificarli durante i rituali della setta.

Sul caso pare che la Procura di Milano abbia aperto un’inchiesta atteso che nel fascicolo d’indagine sarebbero stati depositati foto e video dei maltrattamenti e di chi ne sarebbe responsabile. Le povere bestiole, in numero imprecisato, sarebbero sottoposte ad ogni genere di torture, grazie alla complicità del compagno della presunta “staffetta della morte”, per poi venire picchiate, seviziate e fatte sbranare da altri animali sino al loro decesso.

I riti satanisti a scopi adoratori, animistici, divinatori, propiziatorio-espiatori, hanno radici antiche e profonde. Spesso prevedono un sacrificio umano o animale e a farne le spese molto spesso sono i gatti. Secondo una stima nella solo notte di Halloween, tra il 31 ottobre e l’1 novembre, sono 35.000 circa i felini, in prevalenza a pelo nero, che verrebbero barbaramente uccisi. La mattanza, del resto, continua ancora per Natale, Pasqua e le altre feste comandate con la macellazione di migliaia di animali a cui fanno seguito quelli abbattuti ai fini venatori.

A breve la terribile vicenda, su cui insiste il massimo riserbo, giungerà ad una svolta ed i responsabili verranno assicurati alla giustizia. Fermi rimanendo gli altri reati, quelli per maltrattamenti, sevizie e uccisione di animali non prevedono pene esemplari nel nostro attuale ordinamento. Occorre infatti riformare le norme a protezione degli animali d’affezione vietando assolutamente che cani e gatti cadano nelle mani di squilibrati o delinquenti in uno con maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine e delle guardie zoofile.

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