UGL Molise: “Apriamo lo stato di agitazione per salvaguardare i precari della sanità”

Le dichiarazioni dei segretari regionali Ugl salute Nicolino Libertone e Giovanni Colacci avviano allo stato di agitazione mirata a salvaguardare i posti di lavoro.

Campobasso – “All’ingiustificato silenzio delle istituzioni – dichiarano congiuntamente il Segretario Regionale della UGL Molise Nicolino Libertone e Giovanni Colacci, Segretario Regionale della UGL Salute – sulla vertenza che coinvolge circa 280 operatori sanitari precari, attualmente impiegati presso strutture ospedaliere della Asrem sull’intero territorio del Molise, rispondiamo con l’apertura dello stato di agitazione e con l’avvio delle procedura (L. 146/90) che prevede il tentativo di conciliazione presso la locale Prefettura.

La sanità italiana alla canna del gas

“…È una mossa dovuta la nostra, tesa a salvaguardare i posti di lavoro di questi professionisti che, se nulla accadrà, il 31 dicembre prossimo non vedranno prorogati i contratti sottoscritti durante la dura emergenza per la pandemia. Abbiamo richiesto più volte nei giorni scorsi, rivolgendoci direttamente al Presidente della Regione Molise e Commissario ad acta della sanità Donato Toma, un incontro per cercare una soluzione condivisa atta a scongiurare un dramma occupazionale che rischia di privare la sanità regionale, già in crisi, di personale utile a garantire l’assistenza ai cittadini…

La mancanza di confronto da parte del Presidente Toma è un segnale di assoluta mancanza di rispetto verso questi professionisti. Siamo pronti a far sentire la nostra voce, affidandoci a tutte le iniziative che potranno servire per dare agli operatori sanitari coinvolti un futuro e alle loro famiglie la serenità che meritano” concludono i sindacalisti.

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