Monte Faito, crolla una cabina della funivia: 4 morti, un ferito grave [I VIDEO]

Il guasto dopo la roittura di un cavo. A bordo c’erano 2 coppie di turisti e il macchinista. Salvi gli 10 passeggeri della cabina a valle, anch’essa rimasta bloccata: “Riportati a terra con corde e imbracature”. Il cavo rotto è precipitato sulla ferrovia e su un palazzo.

Napoli – Dramma sulla funivia del Monte Faito, a Castellammare di Stabia vicino a Napoli. La cabina a monte, rimasta sospesa su uno strapiombo dopo un gusto all’impianto, con a bordo quattro turisti e un operatore, si è staccata improvvisamente, precipitando nel vuoto e schiantandosi contro il primo pilone. Sarebbero 4 al momento le vittime e un ferito grave. Le vittime sarebbero tre turisti – una coppia inglese e una donna israeliana – e il macchinista Carmine Parlato, dipendente dell’Eav. Gravissimo un altro turista. Messe in salvo le 10 persone che erano in un’altra cabina più a valle.  Sul disastro è stata aperta un’indagine dalla Procura di Torre Annunziata, che ha posto l’impianto sotto sequestro. La Funivia era stata riaperta solo sette giorni fa dopo la pausa invernale.

Il video dei vigili del fuoco che mostra la cabina crollata

Tutto ha avuto inizio con la rottura di un cavo di trazione, che ha provocato il blocco simultaneo delle due cabine in esercizio sul tratto che collega Castellammare di Stabia con la vetta del Faito, a quota 1.200 metri. Dodici passeggeri erano a bordo dell’abitacolo diretto a valle: tutti sono stati messi in salvo, tra gli applausi e la commozione, grazie al pronto intervento degli operatori EAV e dei Vigili del Fuoco.

Il video del salvataggio dei passeggeri a valle

Tra le vittime turisti stranieri

Non altrettanto fortunati i cinque occupanti della cabina in salita, rimasta sospesa per ore senza contatti radio. Nonostante il rapido attivarsi del sistema di sicurezza, il cavo ha ceduto, facendo precipitare il mezzo. Il governatore campano Vincenzo De Luca alle 19.15 su Rai News aveva dichiarato che le quattro vittime “sono due coppie di turisti”. Poco dopo, la parziale rettifica della notizia: i 4 morti sono tre turisti – una coppia britannica e una giovane donna israeliana – e il macchinista, Carmine Parlato, 59 anni.

Carmine Parlato, il macchinista deceduto nel disastro

Originario di Castellammare, Carmine viveva con la moglie a Vico Equense e aveva un figlio di 22 anni, che risiede a Milano. La persona ferita, invece, è un altro turista, un trentenne, probabilmente il compagno della giovane israeliana. Il suo corpo, riferisce il Messaggero, è stato recuperato dai soccorritori a ridosso di una profonda gola del monte, sbalzato fuori dall’impatto della cabina contro il pilone: in gravissime condizioni è stato recuperato dagli operatori del 118 e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, è stato quindi trasportato all’ospedale del Mare con l’elicottero. Durante il tragitto le sue condizioni si sono aggravate, ed è stato intubato.

Sul posto sono accorsi numerosi mezzi di emergenza, tra cui elicotteri, pattuglie dei Carabinieri e il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ha avviato un’indagine sull’accaduto. L’impianto era stato riaperto solo da pochi giorni dopo la consueta pausa invernale, e rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della zona.

Un momento dei soccorsi

I turisti tratti in salvo

A bordo dell’impianto al momento del guasto c’erano 16 persone, 14 utenti e 2 addetti dell’impianto: 11 erano in una cabina, gli altri 5 nell’altra, una in salita e una in discesa. Quando si è verificato il guasto, il sistema di sicurezza le ha bloccate entrambe. Chi si trovava nella cabina appena partita da terra è stato fortunato: l’intervento dei soccorsi ha consentito di farli scendere con le funi di sicurezza e le imbracature, presenti a bordo dell’impianto, e sono stati messi in salvo nel giro di un paio d’ore.

Tra i passeggeri tratti in salvo, alcuni giovani turisti francesi e tedeschi hanno raccontato momenti di terrore: «Un sobbalzo improvviso, poi il silenzio e la paura. Pensavamo di non farcela». Una famiglia tedesca con due bambini è stata soccorsa in stato di shock.

Il cavo rotto è precipitato sulla ferrovia e su un palazzo

A rendere ancora più drammatica la vicenda, il fatto che il cavo rotto è precipitato anche sulla linea aerea della Circumvesuviana, provocando l’interruzione della tratta ferroviaria tra Pioppaino e Castellammare e la sospensione della linea Napoli-Sorrento.

«Al momento ci stiamo concentrando sulle ricerche a valle della cabina caduta mentre il personale speleoalpino sta mettendo in sicurezza la cabina per evitare ulteriori cadute». Così il portavoce dei Vigili del Fuoco Luca Cari a Rainews, che spiega: “La situazione più critica è mettere in sicurezza la cabina a monte, per evitare ulteriori scivolamenti. Le altre condizioni critiche – prosegue Cari – si registrano a Castellammare, dove una parte del cavo della funivia è caduta su un palazzo“, oltre che sulla ferrovia circumvesuviana dove è caduta una parte di cavo che impedisce il transito dei treni. “Al momento ci concentriamo sulle operazioni di soccorso alla cabina”, conclude.

Il precedente del 1960

La funivia fu inaugurata nell’estate del 1952. Nel giorno di Ferragosto del 1960 si verificò un incidente mortale: la cabina che effettuava il tratto discendente, all’altezza del primo pilone si sganciò dai cavi di traino e fini per schiantarsi sui binari sottostanti della ferrovia. Si contarono 4 morti, tra i quali un bambino di 9 anni e lo stesso conduttore della cabina. 

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