Il giovane si sarebbe allontanato per motivi che rimangono ignoti anche per la famiglia. Ritrovato un borsone con gli effetti personali, l’inseparabile chitarra e una maglietta sbiadita in tre luoghi diversi ma vicini fra loro. Numerose le segnalazioni ed una testimonianza che sembrava credibile. Di Fabrizio Catalano nessuna notizia.
Assisi – Fabrizio Catalano, 19 anni, appassionato di musica, spariva da Assisi il 21 luglio di sedici anni fa. Del ragazzo, che si trovava nelle vicinanze della città di San Francesco per un corso di musicoterapia, si sono letteralmente perdute le tracce.
Fabrizio, residente a Collegno in provincia di Torino, era molto religioso e particolarmente impegnato nel sociale come volontario. Il giovane studiava nel capoluogo piemontese per diventare operatore socio-assistenziale ma, nel contempo, frequentava il secondo anno di un corso quadriennale di musicoterapia ad Assisi.
Il 21 luglio 2005 Fabrizio non si presentava al corso e da allora non ha più dato notizie di sé. Il giorno dopo la scomparsa, nella casa dove alloggiava, sono stati ritrovati i suoi effetti personali, cellulare compreso, rimasto in carica, e gli occhiali da vista che mai avrebbe dimenticato.
Il successivo 24 luglio sulla stradina sterrata denominata il “Sentiero di San Francesco”, tra Assisi e Valfabbrica, in zona Pieve San Nicolò, veniva rinvenuta la sua sacca bianca contenente il portafoglio, con il documento d’identità, e altri indumenti.
Poco distante dal luogo del ritrovamento del borsone, il 22 luglio, una donna testimonierà di aver visto il giovane e di avergli regalato un po’ d’acqua e due pomodori. Un’amica di Fabrizio riferirà agli inquirenti di aver parlato per telefono con il giovane, due giorni prima della sparizione, che le comunicava un evento straordinario:”…Mi è successa una cosa bellissima – avrebbe detto Fabrizio – ho trovato la strada con l’aiuto del buon Signore…”.
La madre del giovane, Caterina Migliazza, ipotizzando che una sorta di vocazione religiosa avesse fatto breccia nel cuore di Fabrizio, scriveva circa trecento lettere indirizzate ad altrettanti istituti religiosi di cui solo tre avrebbero risposto alla madre disperata senza fornire notizie utili al ritrovamento del ragazzo.
Le ricerche da questo momento si orienteranno verso “un cammino spirituale” di Fabrizio sulle orme di San Francesco che porterebbero da Assisi verso Monte La Verna, circa 300 km fra andata e ritorno da percorrere a piedi.
Ma Fabrizio non si trova. Il 13 Gennaio del 2006 un cacciatore rinveniva l’inseparabile chitarra di Fabrizio in località Pieve San Nicolò, davanti alla chiesa di S. Fortunato, sulla strada che da Gubbio porta ad Assisi. Lo strumento musicale, nella sua custodia, era in buone condizioni e sembrava ben nascosto sotto la vegetazione.
La zona è piuttosto vicina a quella dove era stata ritrovata la sacca, dunque Francesco che fine avrebbe fatto? Fra il 22 e 23 settembre del 2007 circa trecento persone tra forze dell’ordine e volontari organizzavano una vasta battuta alla ricerca di Fabrizio.
In questo frangente veniva rinvenuta una maglietta di colore nero molto sbiadito con su raffigurata una R che forse componeva una scritta. Fabrizio, infatti, l’ultima volta che era stato visto indossava una t-shirt nera con la scritta “Creative” dunque quella lettera poteva essere riconducibile alla scritta della maglietta indossata dal giovane.
Fra altre ricerche, archiviazioni del caso e numerose segnalazioni, nessuna notizia certa di Fabrizio Catalano che continua ad essere un fantasma. Il 7 settembre del 2018, dopo anni di inutili speranze, una donna, tale Marina C., scriveva una lunga lettera alla madre di Fabrizio affermando di averlo visto e non solo:
”… Stavo facendo rifornimento da un benzinaio con mia madre – racconta la donna – e lui, un ragazzo moro sulla trentina, mi è apparso alle spalle chiedendomi dove fossi diretta per avere un passaggio… Mi disse arrivo da lontano, devo andare a parlare con mamma a Porchiano, una frazione del Comune di Amelia, dove insiste un convento francescano…”.
La donna descrive altri particolari precisi ma i carabinieri, effettuando le verifiche, non trovarono alcun riscontro alle parole di Marina e la pista veniva abbandonata nonostante la madre di Fabrizio avesse dato molta importanza a quella lettera.
Poi il silenzio:”…Abbiamo fatto tutto da soli – ha detto Caterina Migliazza – le poche indagini sono iniziate dopo sette mesi dalla scomparsa….”. I genitori ed il fratello continuano a cercare Fabrizio. Ovunque.