SOLE AL TRAGUARDO O COCENTI DELUSIONI

Le previsioni per il prossimo futuro dicono che le donne giocheranno un ruolo sempre più importante nei posti di lavoro. Saranno loro a detenere la quota maggiore di lavori che richiedono un titolo di studio adeguato. Ma ci sarà un costo da pagare?

La quantità di persone di sesso femminile che si diplomano o si laureano ogni anno sta superando a passo di carica il numero di diplomati e laureati di sesso maschile. Secondo il Department of Education degli Stati Uniti, che ha condotto uno studio in tal senso, più del 57% delle persone laureate nei Paesi sviluppati nel 2018 sono donne. Negli ambiti post-laurea la percentuale aumenta ancora, diventando del 59% per le donne e del 41% per gli uomini.

Questi dati conducono certamente ad esiti positivi nell’ottica di un’auspicata equità degli stipendi. Se l’educazione, intesa come livello culturale, è la chiave della capacità di guadagno, un’oscillazione in favore del sesso femminile dovrebbe portare alla chiusura del gap stipendiale fra i due sessi.

Il rovescio della medaglia è che potrebbe verificarsi una situazione sociale potenzialmente problematica per le generazioni a venire. Si calcola, infatti, che, nel 2027, le donne con la laurea saranno addirittura il 60% della popolazione dei Paesi sviluppati.

Young Caucasian Woman in black dress walking in the mountains and looking at view

Trascurando per un attimo i cambiamenti economici che tale divario comporterebbe, concentriamoci su cosa succederebbe nel panorama delle relazioni sentimentali tra eterosessuali. Si calcola che già ora, per ogni 3 maschi laureati, ci sono 4 donne con lo stesso grado di educazione. Gli studi di psicologia indicano che gli individui sono tendenzialmente attratti da persone dello stesso livello culturale. Un disequilibrio tra maschi papabili per cultura e partners femminili esiste quindi già e il trend di donne che accedono agli studi superiori è destinato ad aumentare ancora.

Sinora il dislivello culturale, che vedeva gli uomini più in alto, non aveva creato grandi problemi, perché il sesso maschile è tendenzialmente uso ad operare scelte relazionali di compromesso, scegliendo quindi donne che soddisfino anche solo alcuni dei criteri a cui l’uomo in questione aspira. Per le donne pare statisticamente che non sia così. I criteri di scelta delle donne sono più selettivi e le caselle di gradimento devono essere tutte riempite, o quasi.

In aggiunta, quindi, al costante decremento di uomini di alto livello culturale, sussiste una contestuale rigidità nei criteri di scelta della maggior parte delle donne. Come nel gioco delle sedie musicali, ci sarà un numero sempre crescente di donne “in carriera” che cercheranno partners adatti al loro livello culturale, ma il quantitativo di questi ultimi diventerà sempre più esiguo. Inevitabilmente, qualcuna resterà “in piedi”. A meno che, memori delle loro nonne “casalinghe disperate”, le donne del futuro non facciano entrare idraulici e lattai dalla porta principale, invece che dalla porta sul retro: magari dando loro anche le chiavi di casa.

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