I mezzi pubblici italiani non hanno mai brillato per pulizia ma in tempi di Covid è necessario cambiare registro: sanificazioni più frequenti e rispetto del distanziamento con ingressi contingentati.
Roma – Che i mezzi pubblici non fossero sicuri era cosa risaputa. Ma, come al solito, si è voluto strafare. L’anno scorso a Milano, la prima città ad adeguare i mezzi pubblici alle norme anti-Covid, su metrò, tram e bus i posti a sedere, ma anche quelli in piedi, erano stati contingentati. E la disinfezione delle vetture avveniva più volte al giorno a orari prestabiliti.
Dopo quella sorta di liberi tutti dell’estate scorsa i posti a sedere sono tornati quelli di sempre (stessa sorte per quelli in piedi) e le disinfezioni si sono fatte via via più rare. Poi sono stati di nuovo contingentati i posti a sedere ma di quelle ripetute e cospicue disinfestazioni delle vetture non se ne sono più viste. O, per lo meno, cosi ci è sembrato.
E’ ovvio che quando in piccoli spazi si assembrano molte persone il virus va a nozze mentre maniglie e passamano diventano terreno di coltura per il Covid 19 che non vede l’ora di infettarci. Ministero della Salute e Nas hanno pensato bene di controllare la situazione ed il bilancio, a fine verifiche, è stato dei più sconfortanti. E lo sarà anche nei prossimi giorni quando i controlli verranno estesi su tutto il territorio nazionale.
Intanto 756 tamponi di superficie sono stati eseguiti su mezzi pubblici di trasporto e stazioni, obliteratrici, pulsanti, maniglie, sedute e barre di sostegno per i passeggeri. Dai tamponi effettuati sono stati rilevati 32 casi di positività al Coronavirus sul materiale genetico prelevato dalle superfici ad alto tasso di fruizione.
I casi di presenza virale sono stati rilevati nelle sale di attesa, autobus, vagoni ferroviari e della metro di diverse città italiane, fra le quali Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti, Grosseto e Varese. Nell’ambito delle verifiche anti-Covid i militari dell’Arma e i Nas hanno verificato 693 autobus urbani ed extraurbani, scuolabus, metropolitane, biglietterie e sale d’attesa.
Sono state rilevate ben 65 irregolarità nelle misure di prevenzione del contagio. Erogatori di gel vuoti o non installati, mancata apposizione della cartellonistica informativa sulle regole da rispettare, numero massimo consentito di persone a bordo e assenza di distanziatori.
Addirittura su alcuni mezzi è stata accertata la mancata esecuzione delle necessarie operazioni di pulizia e sanificazione. Nell’ambito dell’ispezione, ben 4 responsabili delle aziende di trasporto sono stati denunciati per non aver correttamente predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.
Altri 62 responsabili, inoltre, sono starti multati per irregolarità amministrative con sanzioni pecuniarie che si aggirano intorno ai 25 mila euro. Non è chiaro se il materiale genetico infetto sia o meno capace di trasmettere il contagio e con quale tasso di virulenza ma senza ombra di dubbio dette tracce biologiche indicano il transito di persone infette su mezzi pubblici e sale d’attesa.
A scuole aperte, dopo le festività pasquali, e con migliaia di studenti pendolari in giro il rischio di beccarsi il micidiale Covid potrebbe essere reale e il contagio, stavolta, potrebbe correre più veloce del metrò.
Al fine d tutelare la salute e l’incolumità dei passeggeri le attività di controllo dei Nas sui mezzi pubblici, stazioni e pertinenze proseguiranno senza soste. Sarebbe meglio munirsi di guanti usa e getta, hai visto mai?
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