Due morti maturate nell’ambito di un rapporto malato. Il povero Daniele credeva di aver incontrato la donna della sua vita che invece era un uomo di quarant’anni più grande di lui. La messinscena era durata quasi un anno sino a quando il giovane forlivese ha scoperto il terribile inganno. Ed ha deciso di farla finita. Stessa fine per Roberto dopo che l’inviato di Italia 1 l’aveva inseguito per parlare della vicenda.
Forlimpopoli – Mala tempora currunt, dicevano i latini: Sono tempi brutti. Proprio come quelli che stiamo attraversando. Pandemie, siccità, recessione, povertà e persone che vanno fuori di testa sempre di più. Un mondo malato senza speranze in cui i rapporti umani valgono meno del famoso due di coppe quando la briscola è a bastoni. Chissà che cosa sarà passato per la mente di Roberto Zaccaria, 64 anni, con una madre invalida di 80 anni, quando decise di avere un rapporto sentimentale con un ragazzo di 24 anni fingendosi donna?
Poteva immaginare che quel ragazzo si potesse impiccare una volta scoperta la terribile verità? Agli inizi del rapporto maturato sui social e finito in chat Roberto poteva anche solo ipotizzare che avrebbe fatto la stessa fine di Daniele dopo la trasmissione de Le Iene di Italia 1? Ci sono responsabilità? A queste domande, ormai, non potrà rispondere più nessuno ma una cosa è certa: due famiglie piangono lacrime amare per un dolore difficile da placare. Daniele era un giovane solare, gran lavoratore nell’impresa edile del padre, forse un po’ introverso, e che non passava molto tempo davanti a Pc e Smartphone. Tranne negli ultimi tempi.
Social network, chat e sms sono ormai i nuovi metodi per comunicare preferiti dalle nuove generazioni. Su un noto social Daniele conosce Irene Martini, una favolosa ragazza che si dimostra subito disponibile alla corte del giovane romagnolo. La relazione, esclusivamente virtuale, va avanti per un anno sino a quando il sentimento d’amore di Daniele si fa più solido ed esigente. Qualcosa però insospettisce il giovane. La ragazza non accetta messaggi vocali, men che meno video-chiamate. Non vuole colloqui telefonici ma solo messaggi che, nel tempo e quando le richieste di Daniele si fanno più pressanti, si diradano sino a sparire del tutto.
Ottomila messaggi verranno ritrovati nella chat del giovane forlivese che rimane a scrivere anche per 17 ore di seguito in un giorno. Il profilo della ragazza era fasullo mentre la sua foto, ovvero quella di un’ignara modella romana, esisteva sul serio ma la sua immagine sarebbe stata utilizzata indebitamente da Zaccaria per fingersi donna. Cosa che avrebbe continuato a fare anche dopo la morte di Daniele forse per adescare altre persone. Poi l’epilogo: Irene non intende conoscere Daniele nemmeno se il giovane tentasse il suicidio. E’ la fine. Il ragazzo, preso dalla disperazione, sale in soffitta e si lega una corda al collo il 23 settembre del 2021. Il padre della vittima, Roberto, non si dà per vinto e denuncia i fatti alla Procura forlivese.
Gli inquirenti non ritengono di indagare per morte come conseguenza di altro delitto e archiviano il caso. Per il reato di sostituzione di persona, invece, Zaccaria pagherà 825 euro di ammenda per il decreto penale rimasto inappellato. Ma il padre di Daniele non si arrende e si oppone all’archiviazione. Nel frattempo, da una foto che scopre nel Pc del figlio a corredo di uno dei tanti messaggi, rintraccia l’uomo che aveva preso in giro il figlio, utilizzando come pare anche altri profili falsi, e scrive alla redazione de Le Iene che preparano il servizio rintracciando Zaccaria nella sua abitazione.
Tocca a Matteo Viviani, inviato di Italia 1, porre numerose domande all’uomo che viene sorpreso anche in strada mentre spinge la sedia a rotelle della madre invalida. Zaccaria non risponde alle domande del giornalista ma ormai tutti sanno che Daniele è morto per colpa sua. A riprova di questa affermazione un messaggio della vittima scritto in chat 4 mesi prima del suicidio:
”…La cosa che mi fa veramente voler togliere la vita è che mi sono sentito preso per il culo da qualcuno che non conosco…”. Sentendosi ormai scoperto Roberto Zaccaria ingoiava un micidiale mix di farmaci e il 6 novembre scorso il suo cadavere veniva ritrovato dalla madre sul pavimento di casa:”…Ora – conclude Roberto – il caso è chiuso. Credo che questa tragedia possa insegnare a tutti di stare attenti. Non deve più capitare che qualcuno inganni un’altra persona in questo modo, soprattutto sul web. Altrimenti l’esito può essere tragico. Questo valeva già dopo la morte di mio figlio e vale ancora oggi…”.
AGGIORNAMENTO del 09 novembre 2022
La Procura di Forlì avrebbe aperto un’inchiesta per il reato di istigazione al suicidio, in relazione alla morte di Roberto Zaccaria, l’uomo suicidatosi dopo il clamore mediatico esploso in seguito al servizio de Le Iene che lo avevano additato come responsabile della morte di Daniele. suicida a sua volta. L’inchiesa è al momento a carico di ignoti.