MILANO – GIORNATA DELLA MEMORIA: RICCARDO DE CORATO HA PRESO PARTE ALLE MANIFESTAZIONI CITTADINE IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE

L'assessore regionale auspica che le istituzioni centrali possano revocare l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana con la quale l'allora presidente Saragat aveva insignito il dittatore sanguinario Tito.

Milano – L’assessore regionale Riccardo De Corato, in occasione della giornata del ricordo dei martiri delle foibe ha partecipato, alle celebrazioni che si sono svolte nel capoluogo lombardo.

Alle 12 ha preso parte alla deposizione di una corona di fiori organizzata da FDI presso il monumento dedicato ai martiri delle foibe in Piazza della Repubblica, mentre alle 14.30 presso i giardini di Norma Cossetto, in via Einstein, lo stesso assessore è intervenuto alla  cerimonia del Municipio 4, seguita alle 15 dalla deposizione di fiori organizzata da Gioventù Nazionale di Milano e dal Presidente cittadino di GN, Francesco Rocca.

La commemorazione di Norma Cossetto

Durante la commemorazione ai giardini di via Einstein, dopo il presidente di Municipio Paolo Guido Bassi, De Corato ha preso la parola ricordando la figura di Norma Cossetto:

“…Aveva solo 23 anni – ha detto De Coratoviveva in Istria, a Santa Domenica di Visinada e avrebbe dovuto laurearsi in lettere e filosofia all’Università di Padova. Il 25 settembre 1943 un gruppo di partigiani di Tito irruppe in casa Cossetto razziando ogni cosa. Al netto rifiuto di Norma a collaborare, la rinchiusero nella ex caserma della Guardia di Finanza a Parenzo assieme ad altri parenti, conoscenti e amici. Lì venne violentata e torturata selvaggiamente per poi essere gettata nella foiba di Surani ancora era viva e lasciata morire

De Corato con Paolo Guido Bassi

…A Norma nel 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì la medaglia d’oro al merito civile, definendola nella motivazione luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio…”.
Finalmente è stata ricordata anche nella nostra città con l’intitolazione alla sua memoria, lo scorso anno, di questi giardini…”.

Josip Broz detto Tito, sanguinario dittatore jugoslavo

“…Auspico inoltre – ha proseguito De Corato – che i tempi siano maturi per togliere al capo dei carnefici Tito la vergognosa onorificenza di «Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana» che nel 1969 gli era stata data dal presidente Giuseppe Saragat. Già nel 2011 gli esuli istriani chiesero al presidente Napolitano di revocarla, senza alcun risultato…”.

https://drive.google.com/file/d/1TRfOKlpkHJx8BcrAXoycinbvH00PKMan/view

 

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