Le indagini proseguono e non è escluso che possano emergere ulteriori particolari sulla turpe vicenda che ha scosso la provincia salentina ed oltre.
Lecce – Ancora violenze su minori in famiglia. I fatti risalirebbero al 2017 e la protagonista è una bambina di sette anni, vittima di presunti abusi sessuali e sevizie da parte del padre a colpi di utensili casalinghi e bruciature di accendino. Non solo, le sevizie sarebbero avvenute con la complicità della madre che non avrebbe fatto nulla per fermare gli istinti perversi del marito, considerandoli metodi educativi per spronare la figlia a comportarsi bene.
Vedendola profondamente turbata a scuola, la maestra è riuscita a farsi confidare l’inferno che stava vivendo tra le mura domestiche la sua giovane alunna. Subito dopo l’insegnante effettuava la segnalazione al Tribunale dei Minori di Lecce. La piccola è stata sottoposta ad incidente probatorio tra marzo e aprile scorsi. A seguito del filone di indagine della Squadra Mobile di Lecce, basato anche sul sequestro e sull’analisi del materiale informatico contenuto sui cellulari e computer dei genitori, il Gip Stefania Mininni ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Il prossimo 24 novembre si svolgerà l’udienza preliminare dinanzi al Gup Michele Toriello che deciderà se emettere il decreto che dispone il giudizio o disporre la sentenza di non luogo a procedere. L’avvocato Simona Guido è stata nominata curatrice speciale della bimba che nel frattempo, su disposizione del Tribunale dei Minori, è stata affidata ad una struttura protetta. Non è escluso che possano emergere, nei prossimi giorni o settimane, ulteriori particolari sulla vicenda che ha scosso la provincia salentina.
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