Intanto che le Organizzazioni non governative litigano con Roma a Lampedusa sbarcano in migliaia mandando in tilt i sistemi di accoglienza. Troppi e fuori controllo gli sbarchi che si ripetono notte e giorno.
Agrigento – “…La Sea-Watch 3 è stata sottoposta a fermo amministrativo a Porto Empedocle. La guardia Costiera italiana ha impiegato solo 3 minuti dopo l’ispezione a bordo per pubblicare un comunicato stampa – cosa che stride con l’abituale silenzio con cui vengono trattati i soccorsi in mare. Inoltre, mentre le autorità contestano presunte irregolarità tecniche a bordo sono loro stesse a mettere in pericolo la sicurezza delle persone, quando collaborano nei respingimenti illegali verso la Libia e o quando ritardano lo sbarco delle persone soccorse in un porto sicuro…”. Questo il commento della Ong tedesca che ritiene il fermo amministrativo una scusa del Governo per bloccare le navi umanitarie. Inoltre sempre dalla plancia di comando della Sea Whatch dicono che tra le contestazioni che hanno portato al fermo amministrativo si rileva l’eccessiva presenza di giubbotti di salvataggio. Un vero paradosso.
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Intanto che Governo e Ong litigano, migliaia di migranti continuano ad approdare sulle coste siciliane. Sono oltre 600 i profughi arrivati a Lampedusa in queste ore. Circa 20 sbarchi in un giorno. L’hotspot di Porto Empedocle è stracolmo e, tra poco, sarà pieno anche quello di Pozzallo dove al momento si contano circa 140 ospiti. Il vero ed immediato problema per il Governo, rimane quello di trovare un posto dove fare affrontare la quarantena ai migranti dato che la Moby Zaza, dopo l’arrivo dei 180 migranti della Ocean Viking, è piena. Insomma per gli amministratori c’è un problema sicurezza sbarchi dietro l’angolo ed occorre agire in fretta. Ovvero subito.
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