325 imputati, 438 capi di imputazione, 600 avvocati, 30 parti civili, 224 parti offese individuate dalla Procura. Dati alla mano che ci ricordano i grandi processi contro la criminalità organizzata ma è solo l'inizio.
Lamezia Terme – “…Nel giorno in cui la politica italiana, quasi incurante della drammatica emergenza in corso nel Paese, si azzuffa vergognosamente nella battaglia per le poltrone e per la gestione delle risorse in arrivo dal Recovery Fund, sembra quasi scontato – e quindi non degno di attenzione – un evento di enorme rilevanza politico-giudiziaria come l’apertura del maxi-processo Rinascita Scott contro la ’ndrangheta a Lamezia Terme“.
Lo affermano in una dichiarazione congiunta le deputate del Gruppo Misto, Piera Aiello e Alessandra Ermellino
“…Solo il presidente dell’Antimafia Nicola Morra ha sentito il bisogno di farsi vedere nell’aula, salvando solo in minima parte la faccia alle istituzioni repubblicane. Con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, nonostante la solitudine nella quale lo stanno lasciando i partiti di ieri e di oggi, legge invece l’avvenimento come un grande segnale di speranza per tutti i calabresi, che ora possono ricominciare a fidarsi di chi combatte per la legalità…”
“…E’ fondamentale” concludono Aiello e Ermellino “che tutti gli italiani trovino il modo di far sentire solidarietà e vicinanza a chi spende la sua vita per contrastare la criminalità e che, come nel caso di Gratteri, indica anche la possibile via d’uscita. Da ultimo, l’ha fatto citando il contributo di personalità di grande spessore culturale come l’antropologo Vito Teti e il suo appello a “svuotare la ‘ndrangheta dall’interno”, unendo l’apporto delle università, della scuola, della società civile e della Chiesa“.
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