Si è spenta la Regina Elisabetta II. Sembra impossibile, irreale. Settant’anni di pressioni, guerre, intrighi e sconfinato amore per il suo Commonwealth.
Roma – Un monarca adorato in tempi di democrazia deve avere uno sconfinato talento. Forse perché Elisabetta II Windsor in fondo sovrana nel vero senso della parola non lo è mai stata. L’intervento in prima persona nelle vicissitudini del Regno era per lei cosa imprescindibile dal ruolo che ricopriva. Le mani nobili e gli abiti sontuosi si sporcavano nel torbido della politica, degli scandali e della società, ma a quella giovane donna non importava molto.
Una ragazza che a 18 anni era già consigliere di Stato e che secondo l’ex Primo ministro del Regno Unito Harold McMillan aveva: “…Di certo il cuore e lo stomaco di un uomo…”, per gli anni che correvano un complimento decisamente niente male. Da monarca autorevole a personaggio pop. Tanto da fare paracadutare una sua controfigura, poi trasformatasi in cartone animato, sullo Stadio Olimpico durante l’apertura della XXX Olimpiade. Mille volti e mille vite per la Regina più amata di sempre dai suoi sudditi.
La corona si posa inaspettatamente sulla testa della giovane Elisabetta come pioggia battente dal cielo sereno. Alla morte del padre Giorgio V nel 1936 salì al trono lo zio Edoardo atteso da tutti come futuro progenitore di una stirpe che avrebbe fatto scivolare rovinosamente la futura Regina nella linea di successione al trono. Ma il destino ha in serbo ben altro per il Regno Unito. Edoardo abdicò in seguito allo scandalo causato dal suo fidanzamento con una donna divorziata, così il trono passò al fratello minore incoronato come Giorgio VI. Nel 1951 a causa dell’aggravarsi di una forma terminale di cancro ai polmoni il Re in carica morì e, non avendo avuto eredi maschi, la corona cadde dritta sul capo della venticinquenne Elisabetta di Windsor.
Il Commonwealth stava per conoscere la nuova Regina. Quella donna che durante la Seconda Guerra Mondiale chiese al padre di prendervi parte. Una donna che a 13 anni con la propria voce tranquillizzava via radio altri bambini, come lei, durante i feroci bombardamenti nazisti. Quella donna che fuggì di nascosto da palazzo per festeggiare la fine del conflitto bellico in mezzo alla folla o che affrontò la Famiglia Reale per amore di Filippo. No, non sarebbe mai potuta essere una semplice monarca, infatti non lo è stata. Oppure non ha mai potuto esserla visto come la storia ha deciso di forgiarla durante il suo lungo regno. Regno che l’ha portata a conoscere 5 Papi e 15 Primi Ministri Britannici. Altro che guinness dei primati.
Il mondo è costantemente mutato davanti agli occhi della Regina Elisabetta. Settant’anni di cambiamenti e rivoluzioni come mai nella storia. Il disfacimento del Commonwealth a favore dell’indipendenza degli ex Stati membri e le guerre di decolonizzazione, l’apertura al mondo comunista con le visite nella Belgrado di Tito e nella Pechino di Li Xiannian, il caso mediatico della Principessa Diana. Avvenimenti e scandali di famiglia che hanno plasmato gli eventi storici del ‘900 e ai quali la Regina ha dovuto partecipare, gioco forza o meno, da protagonista.
L’equilibrata commistione tra fermezza e accondiscendenza le ha permesso guidare il Regno attraverso guerre, recessioni e scandali non perdendo mai il consenso dei suoi 150 milioni sudditi. La sovrana è stata perfettamente descritta dall’ex Primo Ministro Canadese Pierre Trudeau a lato della crisi del “Rimpatrio della Costituzione canadese“. Egli infatti rimase molto colpito dalla “…Grazia che lei manifestava in pubblico e la saggezza che mostrava in privato.“.
Elisabetta II è morta. Si è spenta nel Castello di Balmoral in Scozia dove da diversi giorni era sotto monitoraggio medico; le sue condizioni si sarebbero aggravate fino a portarla alla morte. Dopo aver contratto il Covid non si era più ripresa. Giusto un virus è riuscito a sconfiggerla. Carlo III è il nuovo Sovrano del Regno Unito con la moglie Camilla elevata a ruolo di Regina Consorte. I funerali sono previsti per il 19 settembre presso l’Abbazia di Westminster. Unitamente ai britannici e al resto del mondo partecipa sentitamente al lutto anche il Presidente Cinese Xi Jinping che si è espresso coem avrebbe fatto per un lutto di famiglia:
“…La sua morte è un’enorme perdita per il popolo britannico – ha detto il Capo di Stato cinese – attribuisco grande importanza allo sviluppo delle relazioni tra Cina e Regno Unito…sono disposto a lavorare con il re Carlo III per promuovere lo sviluppo sano e stabile delle relazioni bilaterali a vantaggio dei due paesi e dei loro popoli…”.
Per trattare dignitosamente il personaggio della Regina Elisabetta II bisognerebbe scrivere libri, fiumi e fiumi di parole, ma il mestiere nostro non è quello dei biografi o degli storici. A loro spetta questo compito non facile. Noi ci limitiamo a rendere un doveroso omaggio ad un gigante del ‘900 che al di là dei chiaroscuri di pacifica esistenza all’interno della Famiglia Reale, ha saputo regnare con dignità e amore verso il popolo britannico. God save the Queen.