I TEDESCHI COPIARONO DAL PROGETTO ALBERTI

Il sistema Enigma venne poi brevettato nel 1923 da Arthur Scherbius ma non era altro che una moderna rielaborazione della vecchio disco cifrante del matematico genovese

ROMA – Si deve ad un italiano la più “segreta” delle invenzioni spionistiche del mondo. Il sistema Enigma, messo a punto da un ingegnere tedesco, non è stato altro che un’evoluzione in chiave moderna del più antico metodo di criptografia scoperto nel 1467, il disco cifrante di Leon Battista Alberti. Da quell’intelligente strategia di comunicazione segreta si sono ispirati i crittografi di tutto il mondo e le moderne tecnologie che sfruttano microscopici chip non sono altro che elaborazioni dell’antica cifratura polialfabetica.

Leon Battista Alberti.

Oggi non si parla d’altro che di spionaggio militare, civile e industriale. In questo millennio milioni e milioni di messaggi vengono spediti in codice ovvero secretati per non essere intercettati e trasformati in lettere il cui contenuto potrebbe variare le sorti del mondo nello spazio infinitesimale di qualche istante. Il sistema Enigma è stato brevettato nel 1923 dall’ingegnere Arthur Scherbius a Berlino.

Enigma consisteva in una tastiera dalla quale il messaggio veniva trasmesso ad una serie di rotori collegati tra loro elettricamente, che contenevano, nella superficie interna, 26 contatti elettrici. Ogni contatto era collegato ad un tasto, ad altri contatti sul rotore, al contatto del rotore accanto e ad uno strumento d’uscita ovvero ad un pannello che si accendeva mostrando le cifre prodotte dal sistema meccanico. Ogni rotore moltiplicava per 26 il numero di alfabeti cifrati che la macchina poteva produrre. La prima versione di Enigma aveva tre rotori e produceva 17.576 alfabeti cifrati e a seconda della posizione dei rotori e dei collegamenti, poteva arrivare a cifre quasi infinite.

Decifrare un messaggio Enigma significava avere una macchina identica con i rotori posizionati in modo identico il che presupponeva una stazione ricevente in grado di conoscere quale rotore inserire, in quale ordine e in una certa posizione. Il sistema richiedeva dunque una lista delle disposizioni di tasti condivise da chi trasmetteva e da chi riceveva. Una ricezione non autorizzata dunque senza lista avrebbe dovuto provare qualcosa come 3 x 1018 combinazioni prima di ottenere le lettere per un messaggio di senso compiuto impiegando un tempo enorme. Enigma è stata più volte perfezionata per renderla sempre più inviolabile.

Un modello portatile di Enigma.

Nel 1929 però un apparecchio di questi cadeva nelle mani dei servizi di sicurezza polacchi che ne iniziarono lo studio e la sperimentazione di altri esemplari. Prima e durante il secondo conflitto mondiale si devono ad Enigma le più grandi stragi di militari e civili oltre che una enorme mole di lavoro per i servizi segreti di mezzo mondo. Enigma cadeva anche nella mani degli inglesi che pur di non farsi accorgere dai nazisti del grande regalo offertogli su di un piatto d’argento con la cattura sin troppo facile di un sommergibile tedesco in occasione della famosa operazione Primerose. Churchill ed i suoi palafrenieri preferirono “Coventrizzare” ovvero farsi radere al suolo la città di Coventry dall’aviazione tedesca a fronte di migliaia di morti pur di non confessare al mondo che Enigma era ormai caduto nelle mani alleate che, di lì a poco, avrebbero vinto la guerra. Adolf Hitler è stato il primo sostenitore di Enigma.

L’ing. Arthur Scherbius.

Il capo del nazismo considerava l’apparecchio uno dei mezzi per conquistare il mondo ma, evidentemente, si sbagliava. Il sistema, utilizzato sino al 1947, è stato poi abbandonato ma solo temporaneamente. Infatti crittografi e tecnici, ieri come oggi, rimangono gli uomini chiave di tutte le guerre. Anche i conflitti che perdurano o scoppiano in ogni angolo del pianeta fanno largo uso di sistemi crittografici che con l’ausilio dell’elettronica e della telematica, diventano strumenti indispensabili e in grado di determinare la vittoria di chi li utilizza in maniera più spregiudicata. Anche in campo civile la crittografia, come quella di Enigma, è largamente utilizzata per scambiarsi, tra alleati commerciali, le formule di farmaci salvavita oppure dell’ultimo fitofarmaco in grado di sconfiggere le più resistenti zanzare tigre. Tali sistemi, in fin dei conti semplici ma di altissima affidabilità, hanno dimostrato la loro supremazia rispetto ad altri artifici elettronici e virtuali. E pensare che nel 1467 l’America non era stata ancora scoperta…

Il crittografo polacco Marian Rejewski che sperimentò i modelli successivi di Enigma poi ripassati ai tedeschi e poi caduti nelle mani alleate.
Uno schema riassuntivo del funzionamento di Enigma.
La sala operativa della Gestapo a Berlino e gli operatori di Enigma al lavoro.
Un sistema Enigma in dotazione ai servizi segreti britannici.
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa