I concerti ecosostenibili sono fesserie

Aspre polemiche per Jovanotti per il suo “Jova beach party”. Il cantante apostrofa come “econazisti” i suoi detrattori, ma secondo le associazioni ambientaliste grandi eventi ed ecosostenibilità non possono coesistere.

Jova Beach Party, no grazie! L’ultima settimana, a cavallo di Ferragosto ha visto protagonista la polemica mediatica tra Lorenzo Cherubini, al secolo Jovanotti, e il suo tour sulle spiagge italiane, il Jova Beach party. Il menestrello del pop e del “volemose bene” è seguito da ben 3,7 milioni di follower su Twitter, a dimostrazione della sua enorme popolarità. I suoi testi spaziano dall’amore universale, alla natura, dall’ ambiente e al benessere degli animali. Una lettera di Natale che i bambini scrivevano, promettendo mari e monti di bontà, riveduta e corretta.

L’affluenza alla prima tappa del tour a Lignano Sabbiadoro è stata di 45.000 spettatori

Non sono dello stesso parere molte associazioni ambientaliste hanno accusato l’ecumenico Jovanotti di non rispettare l’ecosistema delle spiagge e di pensare solo ai soldi. Scontata la replica del cantautore che ha definito i suoi detrattori “econazisti” e ha evidenziato che: “il nostro progetto è fatto bene e tiene conto dell’ambiente”. Nel frattempo una petizione su change.org, la più grande piattaforma online di richieste di questo tipo, dal titolo: “No ai grandi eventi su spiagge e siti naturali” lanciata da associazioni ambientaliste e animaliste, tra cui ENPA (Ente Nazionale per la Protezione Animali), LAV (Lega Anti Vivisezione), Marevivo Onlus (Associazione per la tutela del mare) e Sea Sheperd Italia (Movimento di conservazione dell’Oceano).

Volontari della Sea Sheperd Italia

La contestazione si è estesa su tutto il territorio nazionale. I Giovani Verdi Europeisti della Toscana con l’ammonimento: “Jovanotti stai lontano dalle spiagge”, hanno inviato una lettera aperta agli enti governativi della Toscana con lo scopo di spostare i concerti previsti sui lidi viareggini il prossimo 2 e 3 settembre. Si spera, vivamente, che non vengano spostate solo le date, ma i luoghi fisici dove potranno realizzarsi gli eventi. E’ stata diffusa alla stampa la seguente nota:

“…Sulla spiaggia del Muraglione, dove è in programma il concerto, sono tornate a insediarsi alcune piante pioniere, che se lasciate prosperare daranno origine ad un nuovo ecosistema dunale, quello che sulla costa versiliese abbiamo distrutto quasi nella sua interezza, a parte nella riserva naturale della Lecciona. Tutto questo ecosistema e queste dinamiche sarebbero messe a repentaglio dal tuo concerto sulla spiaggia. Per quanto riguarda Viareggio ci permettiamo di suggerirti, caro Jovanotti, la suggestiva cornice di Piazza Mazzini, che pure è aperta su un tratto di spiaggia libera…”.

Parte della riserva naturale della Lecciona

Anche la Calabria ha urlato le sue doglianze attraverso le associazioni Lipu Calabria, Italia Nostra, Marevivo e Rifiuti Zero Lametia Terme e hanno dichiarato:

“…Non esistono concerti ecosostenibili in spiagge o aree naturali, anzi. Chiediamo che siano introdotte al più presto norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste, dal momento che esistono luoghi storicamente deputati allo svolgimento di tali spettacoli, come stadi e arene. Le due specie a rischio di estinzione, fratino e caretta (una tartaruga marina), per vivere e riprodursi hanno bisogno della spiaggia, non possono farne a meno, sulla spiaggia depongono le loro uova e lo fanno da migliaia di anni, prima ancora che Jovanotti si inventasse questa “grande figata“.  Tutte le coste italiane, sabbiose o rocciose che siano, sono aree preziose per la biodiversità, d’estate subiscono una forte pressione antropica e i mega eventi in spiaggia, aggravano notevolmente la già precaria conservazione di questi siti, fonte di grave disturbo per la fauna selvatica…”.

Evidentemente al nostro caro cantautore dei buoni sentimenti, importa poco della sopravvivenza di specie a rischio, l’importante è la pecunia!

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