Gli “agricoltori traditi” non mollano: trattori all’ingresso dell’autostrada a Orte

Continua la protesta contro le politiche dell’Unione e del governo di Roma per la difesa del settore.

Orte (Viterbo) – Non si ferma la protesta dei trattori. Il Comitato Agricoltori traditi da questa mattina sta presidiando con almeno sessanta trattori l’entrata del casello autostradale di Orte, iniziativa che ha provocato rallentamenti e disagi per gli automobilisti sul raccordo Terni-Orte. “Vogliamo far sentire la nostra voce, ma il Governo ci offusca, offusca l’informazione – ha spiegato Antonio Felici, coordinatore dell’iniziativa – vogliamo spiegare le ragioni della nostra agitazione”.

Il Comitato che ha promosso da Nord a Sud della Penisola le manifestazione delle scorse settimane promette di andare avanti ad oltranza, collegando la propria battaglia a quella degli agricoltori europei. Nel mirino dei dimostranti, le politiche agricole dell’Unione, ma anche le scelte del governo di Roma e quelle delle grandi Confederazioni agricole.

Portando i loro trattori nelle piazze e nelle vie delle città italiane, gli agricoltori denunciano l’attacco al settore mosso attraverso “le importazioni”, il “tradimento dei sindacati agricoli”, denunciano di essere stati “saccheggiati dalla politica” e “martoriati dalle banche“. Per non parlare della minaccia rappresentata dal nuovo cibo prodotto con farine d’insetti e carne coltivata in laboratorio e stampata in 3d.

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