Dilaga la protesta degli agricoltori: trattori mobilitati in tutta Italia [VIDEO]

Nel mirino gli scarsi sostegni economici e le decisioni Ue a favore delle farine di insetti e dei cibi sintetici. Lo slogan: “Se muore il contadino, muore il Paese”.

Dilaga anche in Italia la protesta degli agricoltori contro le politiche europee che ne minano la sopravvivenza. Una “rivolta” iniziata in Germania, e che ha bloccato per giorni le strade di moltissime città inclusa Berlino, e che ora si sta estendendo a macchia d’olio anche in altri Paesi d’Europa: ieri in Francia, oggi nel nostro Paese.

Le proteste a Corigliano Rossano (Cosenza)

Stamani la città di Bologna è stata invasa da centinaia di trattori, che hanno raggiunto con due cortei il capoluogo emiliano lungo le principali direttrici stradali. La protesta è nata dal Comitato degli Agricoltori Traditi (C.R.A.) in conseguenza contro le mancate risposte del Governo rispetto all’aumento dei costi di produzione, tra cui il gasolio, e contro le politiche Ue, che hanno visto l’approvazione delle farine di insetti e una eccessiva attenzione verso i cibi sintetici.

La protesta in Sicilia

In particolare i rappresentanti della protesta lamentano una scarsa protezione verso i prodotti italiani, penalizzati rispetto a quelli importati da altri paesi. Altre proteste sono in corso a Ravenna, in Sicilia, in Calabria e in Abruzzo, dove si lamentano possibili conseguenze come una svendita dei terreni o un loro utilizzo per produzione energetica, tramite fotovoltaico. “Se muore il contadino, muore il Paese”, si legge nei cartelli sui trattori: lo stesso slogan sventolato nei giorni scorsi dagli agricoltori tedeschi.

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