HOME | LA REDAZIONE

Eurodeputati – I colpi di mercato e le rose aggiornate

Scatta la corsa alle poltrone di Camera e Senato da parte degli eurodeputati che sperano di occuparle. Sono tanti e tutti agguerriti. Facciamo il punto della situazione.

Roma – Sono circa dieci gli eurodeputati che sperano di staccare il biglietto per Roma e cambiare scranno per sedersi alla Camera o al Senato dal prossimo 25 settembre. Fra questi figura anche Caterina Chinnici che, però, si è candidata per il Pd a presidente della Regione siciliana. Dal 2002 non si può più esercitare il doppio mandato. Pertanto in caso di elezione il candidato eletto dovrà esercitare l’opzione, cioè scegliere quale seggio occupare. In sostanza l’eletto o abbandona il ruolo di europarlamentare per trasferirsi nella Capitale, oppure decide di rimanere in Europa lasciando spazio agli altri candidati della lista di appartenenza.

Infatti il regolamento del Parlamento Europeo stabilisce che il mandato nazionale è incompatibile con quello europeo. Così funziona anche per una carica all’interno del governo di uno Stato membro. Ecco perché i membri del Parlamento Ue che hanno trovato spazio nelle liste elettorali delle forze politiche che si presentano, nel caso di elezione alla Camera dei deputati o al Senato e, nel caso della Chinnici, in un Consiglio regionale, dovranno decidere se lasciare o meno l’Euro-camera. Situazione che, in quest’ultimo caso, potrebbe anche avverarsi nel caso in cui la candidata dem non vincesse la competizione elettorale in Sicilia ma fosse la seconda più votata.

D’altronde la stessa situazione si venne a creare già nel 2008 quando Anna Finocchiaro fu battuta nella corsa a governatore della Sicilia da Raffaele Lombardo. In quell’occasione invece di accettare lo scranno di leader dell’opposizione alla Regione, che secondo la legge elettorale siciliana le avrebbe consentito di entrare lo stesso nel Parlamento siciliano come deputata, si trasferì a Roma in quanto eletta contemporaneamente al Senato.

In ogni caso con il Trattato di Lisbona del 2009 il diritto di voto e di eleggibilità ha acquisito valore di diritto fondamentale dell’Ue. Sancito peraltro all’art. 39 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, così in tal modo i criteri di incompatibilità dei mandati nazionali ed europei si sono consolidati. Vediamo adesso chi è in attesa di trasloco.

Anna Finocchiaro

Per Forza Italia il candidato di punta è Silvio Berlusconi, capolista in più collegi plurinominali del Senato e candidato al collegio uninominale a Monza. Il coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani è invece capolista in tutti e quattro i collegi plurinominali della Campania per la Camera dei deputati. Andrea Caroppo, ex-Lega, in Forza Italia dall’aprile 2021, è il terzo candidato in lista al collegio plurinominale Puglia per la Camera.

Restando nella coalizione di destra, il co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei all’Eurocamera, Raffaele Fitto, sarà capolista per Fratelli d’Italia al collegio plurinominale Puglia per la Camera. In Sicilia si presenta invece Annalisa Tardino, capolista per la Lega, nel collegio della circoscrizione 1 (Agrigento, Caltanissetta, Trapani) per la Camera dei Deputati.

Per la coalizione di centro-sinistra, il Partito Democratico schiera Simona Bonafè come capolista al collegio plurinominale Toscana. I Verdi-Sinistra Italiana hanno invece scelto la co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi. In entrambi i collegi plurinominali per la Camera nella circoscrizione Lombardia 1 e come seconda candidata a Milano, Rozzano, Legnano. Tra le fila di Impegno Civico corre, invece, per un posto alla Camera Daniela Rondinelli, capolista alla circoscrizione estero-Europa per la Camera.

Simona Bonafè

Per il terzo polo formato da Azione-Italia Viva è il leader Carlo Calenda, del gruppo di Renew Europe al Parlamento Ue, a scendere in campo come capolista al collegio plurinominale del Lazio per il Senato. C’è poi, come riferito, la candidatura di Caterina Chinnici, del Pd, alle regionali in Sicilia. Dopo l’abbandono della coalizione con il Partito Democratico da parte del Movimento 5 Stelle, ha deciso di correre comunque per la guida della regione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa