In Liguria si giocherà una partita molto importante che interesserà, per diversi motivi, tutto l'andazzo politico del nord Italia. Una battaglia senza esclusione di colpi.
Genova – Sono dieci, un record, i candidati presidenti alle prossime elezioni regionali liguri e ne abbiamo veramente per tutti i gusti : da Riccardo Benetti che si candida con il movimento “Ora rispetto per tutti gli animali” a Gaetano Russo che viene appoggiato dal Popolo della Famiglia-Democrazia Cristiana sino a Davide Visigalli sostenuto dal Fronte Sovranista Italiano che nel suo programma prevede l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea.
Dobbiamo ricordare poi Giacomo Chiappori di “Grande Liguria“, un bossiano di ferro che non condivide la svolta nazionalista di Matteo Salvini e resta fedele agli ideali originali della Lega Nord.
Non potevano mancare anche i dissidenti del Movimento Cinque Stelle come Marika Cassimatis con la “Lista Civica Base Costituzionale” che nel suo programma prevede una lotta “senza quartiere” alla criminalità organizzata e ha invitato tutti i suoi elettori dai microfoni di Primo Canale a votare NO al prossimo referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari .
Si presenta anche Alice Salvatore, consigliere regionale uscente, già candidata Presidente con i Cinque Stelle nel 2015 e che oggi invece guida una lista civica chiamata “Il Buonsenso” .
Il vero e proprio outsider di queste elezioni è però Carlo Carpi, un imprenditore genovese che con i suoi 37 anni è il candidato più giovane. Carpi ha maturato l’idea di partecipare alle competizione elettorale dal carcere di Sanremo dove si trova attualmente detenuto e dove sta scontando una condanna per reati d’opinione.L’imprenditore ha visto respinte tutte le sue istanze di misure alternative alla detenzione anche durante il recente lockdown, quando venivano scarcerati boss mafiosi ed efferati criminali, e anche oggi continua a lamentare l’impossibilità di svolgere la campagna elettorale perché la magistratura di sorveglianza gli ha negato ogni tipo di permesso per recarsi in trasmissioni e dibattiti televisivi dove è stato invitato. Si presenta con una lista civica che porta il suo nome e promette, se eletto, di mettere la persona al primo posto superando gli ostacoli della partitocrazia.
Aristide Massardo, un professore universitario, è sostenuto da Italia Viva, Più Europa e Partito Socialista italiano e si propone come principale alternativa al Centro-Destra e alla alleanza PD-Cinque Stelle.
Ferruccio Sansa è un giornalista del Fatto Quotidiano che si candida appoggiato dal PD e dal Movimento Cinque Stelle che hanno deciso, unico caso in Italia, di correre insieme per contrastare il grande favorito Giovanni Toti.
La campagna di Sansa è tutta in salita. E’ considerato perdente con ampio margine da tutti i sondaggi, prova a rimontare insistendo sulla riforma della sanità ligure e proponendo la gratuità del trasporto pubblico in ogni comune.
Giovanni Toti è sostenuto invece dal Centro-Destra compatto e presenta una sua lista “Cambiamo” che tallona quella della Lega come primo partito della Regione. Dato vincente con più del 50% da ogni sondaggio, si presenta forte della ricostruzione a tempo di record del Ponte Morandi (oggi Ponte San Giorgio) e dell’appoggio del sindaco di Genova Marco Bucci, sempre più amato e stimato non solo nella sua città.