Ecco la “Money dysmorphia”, il rischio di sentirsi più poveri di quello che si è

Si tratta di una percezione negativa e irrealistica del proprio benessere finanziario e della propria posizione economica. 

Roma – Vuoi vedere che la povertà non esiste, ma solo percepita? Il web, com’è noto, è un grande oceano solcato da velieri, barche, grandi imbarcazioni, catamarani, yacht e dal trasporto marittimo che permette di attraversare le cosiddette “autostrade del mare”, rotte marine dedicate alla navigazione veloce di mercantili. Ora in questo “Mare Magnum”, trasportano notizie, a volte vere, altre bislacche e curiose, altre ancora delle vere “bufale”. Una che alla prima lettura ha suscitato sbigottimento e poi interesse, ha riguardato una percezione negativa e falsa del proprio benessere economico, a cui è stato dato… l’accattivante termine “money dysmorphia”.

Vale a dire che l’attore (il povero) è responsabile della propria condizione (la povertà)! Confermando l’antico adagio orientale “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”, ovvero: non bisogna fermarsi alla superficie delle cose, degli eventi, ma coglierne la profondità, la verità. Addirittura la neobank Hype, che offre conti digitali, sia per clienti privati che business, ha pensato bene di fornire anche supporto psicologico alla sua clientela. Da quanto sono sorte le banche si sono sempre distinte per la loro… magnanimità verso i clienti, in quanto la loro “mission” è la soddisfazione dell’utenza. Basta chiedere alle tante persone truffate con investimenti farlocchi come i derivati che la CONSOB, l’organo amministrativo e indipendente di controllo del mercato finanziario nazionale, definisce così, perché il loro valore deriva dal verificarsi nel futuro di un evento osservabile oggettivamente.

E se l’evento non si verifica? Elementare Watson: i clienti si sono trovati beffati e truffati, perdendo tutti i loro soldi o quasi. Sono noti i casi del Monte Paschi di Siena, Banca Etruria e altre. Ad esserne maggiormente colpiti da questa distorta percezione delle proprie condizioni economiche sono i giovani della Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2010, a causa dell’uso smodato dei social. La comunicazione coi social diventa un tritacarne, in cui, prima o poi, ci cascano tutti. Si viene risucchiato in un vortice in cui vengono presi come punti di riferimento amici o semplici conoscenti, che stando alle foto pubblicate se la stanno passando meglio di chi percepisce la propria povertà.

Questa generazione, la più adusa e competente a maneggiare la tecnologia coi suoi annessi e connessi, è pure quella che soffre di vari disturbi, come la ricerca scientifica ha dimostrato negli ultimi tempi: ansia, depressione, isolamento sociale. E’ anche vero che, a questa età, le preoccupazioni sono giustificate, perché è la fase della vita in cui si affrontano i primi cambiamenti: vivere in coppia, diventare genitori, acquisto della casa.

Secondo lo studio curato da Hype e Ipsos, multinazionale di ricerche di mercato e consulenze, sono proprio i giovani con più risorse finanziarie a soffrire d’ansia per la loro posizione. Le “teste d’uovo” della banca ritengono che la percezione distorta dei propri risparmi comporta investimenti irrazionali e può portare alla “money dysmorphia” e trasformarsi in un’ossessione della ricchezza, che può comportare scelte pericolose come “l’overspending” (spesa eccessiva). In particolare, la ricerca ha dimostrato che i giovani tra i 18 e 24 anni sono il 72% e tra i 25 e 34 anni, il 68%. Il 61%, inoltre, ha dichiarato che i soldi sono sempre pochi. La “fissa” per il denaro è più presente tra le fasce d’età più giovani, fino a calare notevolmente con gli over 65. Inoltre, gli uomini sono più assetati di soldi rispetto alle donne.

Potere & Soldi, il binomio che ha contraddistinto l’azione umana del genere maschile nei secoli. Un antico adagio contadino così recitava: “Quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima”. Ovvero quando la banca ti seduce, vuole succhiarti l’anima. Massima attenzione, dunque, ai supporti psicologici forniti da Hype, perché i fini potrebbero rivelarsi completamente diversi da quanto annunciato!

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