Approvato in via definitiva il tormentato provvedimento: che cosa cambia per i lavoratori, le famiglie e gli esercenti di attività commerciali. Se cambierà poi qualcosa.
Roma – L’Aula della Camera ha definitivamente approvato il Decreto Milleproroghe con 142 voti favorevoli, 90 contrari e 4 astenuti, confermando il testo licenziato dal Senato. Il decreto è quindi convertito in legge. Tormentato, comunque, il via libera al provvedimento, iniziato lo scorso 15 febbraio, dopo un aspro confronto all’interno della maggioranza sulle misure riguardanti le proroghe delle gare di appalto per i balneari, che, comunque, oltre a prevedere il rinvio generale di un anno, contengono anche delle proroghe di due anni in alcune particolari circostanze.
Si attende, adesso, il sigillo del Capo dello Stato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Confermata, fino al 31 luglio 2023, la possibilità di tenere le assemblee delle società di capitali a distanza, anche senza una specifica clausola statutaria. Proroga fino al 30 giugno 2023 dello smartworking per i lavoratori fragili e per i genitori con figli minori di 14 anni del settore privato. Sospensione dall’1 aprile 2022 fino al 30 ottobre 2023 dei termini dell’agevolazione prima casa. Novità anche per lo stralcio delle cartelle degli enti locali. Queste sono alcune disposizioni della legge di conversione del decreto Milleproroghe.
Ma vi è di più. Fino al 31 dicembre 2023 gli esercenti attività di ristorazione o di somministrazione di pasti e bevande, titolari di concessioni o autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, potranno disporre temporaneamente di strutture amovibili – dehor, pedane, tavolini, sedute, ombrelloni, elementi di arredo urbano, attrezzature – su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, senza dover prima acquisire le autorizzazioni previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Per i soggetti, invece, rientranti nelle agevolazioni per l’acquisto della casa di abitazione, come le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i conduttori di alloggi Iacp, giovani con meno di 36 anni e con Isee non superiore a 40mila euro, richiedenti un mutuo superiore all’80% del prezzo dell’immobile, è stata estesa la possibilità fino al 30 giugno 2023.
Sospesi, dall’1 aprile 2022 fino al 30 ottobre 2023, i termini previsti per l’applicazione dell’imposta di registro ridotta in caso di acquisto della prima casa e per la fruizione del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa. Fissato il termine di decadenza per portare a conclusione il programma cashback, ossia l’attribuzione di rimborsi in denaro per gli acquisti effettuati mediante strumenti di pagamento elettronici.
Modificate alcune delle disposizioni di “tregua fiscale” introdotte dalla legge 197/2022 (Bilancio 2023). Nel dettaglio, gli interventi riguardano la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti all‘1 gennaio 2023 dinanzi alle Corti di giustizia tributaria di primo, di secondo grado e dinanzi alla Corte di cassazione. La conciliazione giudiziale delle controversie tributarie, la rinuncia agevolata dei giudizi pendenti dinanzi alla Corte di cassazione, la regolarizzazione di omessi o carenti versamenti di rate dovute in relazione a istituti deflativi, ossia a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale; lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro, cioè l’annullamento automatico, che è rinviata dal 31 marzo al 30 aprile 2023.
Pertanto, è allungata fino a quel momento anche la sospensione della riscossione delle somme che rientrano nell’agevolazione. Inoltre, in attesa della piena operatività del Registro unico del Terzo settore (Runts), è differito di un anno, al 31 dicembre 2023, il termine per l’applicazione delle norme previgenti al nuovo Codice, ai fini e per gli effetti derivanti dall’iscrizione degli enti nei registri delle Onlus, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale.