Stupro di gruppo, Pm chiede condanna di nove anni per Ciro Grillo e gli amici

I fatti risalgono al luglio del 2019, quando nella villa del comico in Sardegna, il figlio insieme agli altri tre imputati avrebbero violentato una studentessa italo-norvegese.

Tempio Pausania – Questa mattina il procuratore Gregorio Capasso ha concluso una requisitoria durata complessivamente nove ore, iniziata ieri al Tribunale di Tempio Pausania, chiedendo nove anni di reclusione per ciascuno dei quattro imputati – Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S Beppe Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia – per il presunto stupro di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese, all’epoca 19enne, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villa della famiglia Grillo a Cala di Volpe.

A differenza di ieri, quando tutti gli imputati tranne Corsiglia erano presenti, nessuno dei quattro si è presentato in aula stamattina. Capasso ha definito la ricostruzione degli eventi fornita dai ragazzi come “incompatibile con la logica”, sottolineando come la vittima, in stato di ebbrezza indotto da un “beverone a base di vodka” preparato dagli imputati, non fosse in grado di esprimere consenso. L’accusa ha evidenziato che la giovane, dopo aver subito “una valanga di approcci sessuali”, è stata vittima di una violenza aggravata dalla sua condizione psicofisica compromessa.

Il pm ha riconosciuto la giovane età dei coinvolti – tutti 19enni al momento dei fatti – definendo la situazione “drammatica” sia per le due ragazze vittime sia per i quattro ragazzi. Proprio per questo, Capasso ha proposto l’applicazione di attenuanti generiche, che potrebbero ridurre la pena in caso di condanna. Ieri, durante la prima parte della requisitoria, l’attenzione si è concentrata sulle dinamiche della serata, con particolare enfasi sullo stato di vulnerabilità della vittima, resa incosciente dall’alcol somministratole forzatamente. Dopo la requisitoria, la parola passerà domani alle parti civili, seguite dalle difese degli imputati nei giorni 10, 11 e 12 luglio. L’assenza degli imputati oggi ha alimentato ulteriori dibattiti, mentre il processo, iniziato nel 2021, si avvia verso la fase decisiva. La sentenza potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

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