Le piccole imprese, pur essendo agognate da una percentuale più bassa di lavoratori, hanno diversi vantaggi: un rapido processo decisionale, una cultura organizzativa più a misura d’uomo, un alto grado di autonomia nello svolgimento degli incarichi. Il lavoro non c’é ma anche i lavoratori scarseggiano.
Roma – Che cosa si cerca nel lavoro? Il lavoro, il grande imperativo del mondo industriale e post, tanto da diventarne un feticcio, un oggetto da venerare e per il quale si è disposti a qualunque sacrificio. Negli ultimi tempi, anche a causa della pandemia, il lavoro è cominciato a mancare provocando una serie di effetti negativi su persone e famiglie.
C’è poi il caso che il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori. Capita che la richiesta da parte delle aziende di personale con determinati requisiti professionali e conoscenze tecnologiche ci sia, ma non riesce ad essere soddisfatta. Ma cosa si cerca nel lavoro, oltre la mera sopravvivenza?
E meglio un’azienda di medie dimensioni o una multinazionale? Quali benefit possono essere dirimenti per una scelta o per un’altra? A questa domande ha cercato di fornire una risposta Page Group, una società di reclutamento del personale, che ha analizzato le risposte del campione composto da 5 mila persone, sia occupate che in cerca di lavoro.
Ebbene, è emerso che sono due gli aspetti fondamentali che spingono a scegliere un lavoro piuttosto che un altro. Uno è la regolarità del contratto e l’altra è la grandezza dell’azienda. La crisi sanitaria prima ed economica poi, innescatasi con la pandemia, ha avuto come effetto che l’ 80% dei lavoratori hanno dichiarato di desiderare un lavoro fisso, un terzo temporaneo e solo il 15% è disposto a qualunque tipologia contrattuale, purché il lavoro ci sia.
Per quanto riguarda le dimensioni dell’azienda, quasi la metà è ben predisposta verso le medie imprese, seguite dalla grandi aziende e, infine, le piccole.
Le preferenze verso le aziende di medie dimensioni sono determinate dal fatto che sono dotate di un veloce processo decisionale, offrono maggiori opportunità di formazione ed hanno una chiara visione strategica. Le grandi imprese sono risultate allettanti per la possibilità di velocizzare il proprio avanzamento professionale, da cui ne deriverebbe uno stipendio più sostanzioso. Inoltre, per i programmi di formazione e avanzamento professionale, per le opportunità di promozione e per una migliore retribuzione.
Le piccole imprese, pur essendo agognate da una percentuale più risicata di lavoratori, risultano avere una serie di vantaggi non trascurabili. Ne ricordiamo alcuni: un rapido processo decisionale; una cultura organizzativa più a misura d’uomo; un alto grado di autonomia nello svolgimento degli incarichi.
Un altro aspetto fondamentale del lavoro dei desideri è costituito da alcuni benefit. Innanzitutto formazione e piani di carriera ben stabiliti. Poi, assume un ruolo importante l’assistenza sanitaria privata per i dipendenti e le loro famiglie. Come dare loro torto con lo tsunami della pandemia di cui siamo stati vittime? Sono risultati stuzzicanti altri benefit, quali: i vantaggi finanziari, l’auto aziendale e altri dispositivi elargiti dall’azienda.
Come ben sappiamo, durante la pandemia è diventato protagonista una modalità di lavoro, lo smart working pressoché sconosciuto fino a quel momento. La maggioranza desidera continuare a lavorare così. La flessibilità lavorativa sembra essere apprezzata più dalle donne che dagli uomini.
A questo numero notevole che preferisce il lavoro da remoto, ne esiste un altro consistente che continua ad apprezzare la vita da ufficio anche per il maggior coinvolgimento emotivo che ne scaturisce. L’opzione principale per questa scelta è, ovviamente, la possibilità di socializzare, seguita dai legami sociali e i momenti di break coi colleghi, impossibili da attuare quando si lavora da casa.
Sicuramenti sono dettagli da considerare quando si tratta un argomento delicato come il lavoro. E’ apprezzabile il desiderio di mirare ad un’occupazione che tenga conto di altre sfaccettature, oltre alla mera remunerazione. E’ un po’ difficile spiegare questi aspetti a chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena e si accontenterebbe di un lavoro purchessia!