Se la donna si fosse ritrovata in stato di profondo turbamento emotivo potrebbe essere accaduta qualsiasi cosa, dall'incidente all'omicidio-suicidio. Tutto è possibile ma la morte di Viviana e la scomparsa di Gioele rimangono un mistero assoluto.
Caronia – Sono in arrivo altri tre cani molecolari, provenienti dalla squadra cinofili della Polizia di Stato di Milano Malpensa, che supporteranno l’attività di ricerca del piccolo Gioele Mondello. Dopo l’ultima riunione la Prefettura di Messina ha disposto ulteriori rinforzi a supporto delle squadre già da 11 giorni impegnate nella ricerca del piccolo di 4 anni. Sul posto anche Daniele Mondello, il marito di Viviana Parisi, che ha voluto lanciare un altro appello a chi sa e non si presenta. Daniele non crede nell’ipotesi dell’omicidio-suicidio e ritiene che alcune circostanze sulla morte della moglie appaiono ancora poco chiare. Perché mai una donna si dovrebbe suicidare arrampicandosi su un traliccio dell’alta tensione per poi gettarsi nel vuoto? È forse salita su quel traliccio perché aveva perso Gioele e pensava che dall’altro avrebbe potuto avvistarlo?
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Le domande più importanti riportano ancora alle fasi precedenti: perché Viviana ha detto una bugia al marito dicendo che sarebbe andata al centro commerciale di Milazzo? E ancora, perché dopo l’incidente si sarebbe allontanata a piedi scavalcando il guardrail sulla A/20? Sui luoghi delle ricerche si è fatto vedere anche Claudio Mondello, cugino e legale di Daniele, che sui social ha reso pubbliche alcune sue riflessioni sul giallo di Caronia:
“…Viviana – ha scritto Claudio Mondello – viole recarsi alla Piramide della Luce, sita in Moffa D’Affermo. Nei giorni antecedenti la scomparsa, infatti, chiede a Mariella Mondello e Maurizio Mondello dove si trovi la piramide suddetta (una installazione artistica cui, nel tempo, si è legata una diffusa mistica). Il riaccendersi dei casi di Covid acuisce la paura che qualcosa possa accadere alla propria famiglia; in particolare al proprio figlioletto. Con una scusa “esco a comprare un paio di scarpe per Gioele” si assicura di eludere ogni forma di vigilanza e di avere il piccolo in macchina (non dice, invero, “esco a comprare un giocattolo per Gioele” ma, di converso, “un paio di scarpe per Gioele”; per il tramite di questo artificio, infatti, sarebbe stato necessario che il bambino le indossasse prima di un eventuale acquisto pertanto avrebbe dovuto, necessariamente, allontanarsi in macchina con lei). Daniele non ci trova nulla di strano e scende in sala registrazione (oggi, persino la stampa, riferisce che non si contano gli elementi probatori che lo collocano a 100 km dal luogo dell’incidente). Ieri mi sono recato a S.Agata di Militello: dopo la stazione di rifornimento di Tindari non ve ne sono altre che costeggino l’autostrada: la macchina aveva, probabilmente, la benzina necessaria a muoversi da Venetico (luogo di partenza) alle immediate vicinanze (Milazzo dista appena 15 km dalla casa dei coniugi) e, quindi, ad un certo punto, nell’allontanarsi per un tragitto di più di 100 km, il carburante si esaurisce. Viviana esce, pertanto, a S.Agata di Militello a fare rifornimento: in paese ci sono 4 distributori (un quinto è legato ad un autolavaggio)…
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…Tre di questi distributori si raggiungono con un percorso (agevole) di circa sette minuti dal momento in cui si esce dal casello. Oggi sappiamo di nuove immagini al vaglio degli inquirenti: ieri, alcuni dei titolari-addetti dei rispettivi distributori, mi hanno riferito che gli organi inquirenti – solo in giornata – avessero chiesto loro le immagini delle rispettive installazioni. Il video di cui si discorre adesso è legato a questa attività di indagine? Viviana rientra e si incammina verso la propria meta, sita a circa 40 km da S.Agata di Militello. Prosegue lungo la propria destinazione ma si rende conto che si è fatto tardi: Daniele potrebbe insospettirsi per la propria assenza (il cellulare, ad ogni modo, lo lascia nella propria abitazione a Venetico forse proprio per evitare di essere sottoposta a controllo). E’ ormai prossima alla meta quando impatta con un furgoncino di operai di una ditta appaltatrice dell’autostrada: la Piramide dista, ancora, circa 20-25 km dal luogo – all’altezza di Caronia – in cui avviene l’incidente. E’ da questo momento, pertanto, che dobbiamo, per un verso, ricostruire la dinamica degli eventi e, per altro, sul piano giuridico individuare (se esistono) responsabilità per azioni od omissioni. Le ipotesi che residuano, per chi scrive, sono due: Viviana si allontana in preda a profondo turbamento emotivo e tale turbamento esita in omicidio-suicidio. Viviana si allontana in preda profondo turbamento emotivo e tale turbamento esita in un incidente (è una zona, quella in cui si smarrisce, irta di pericoli sia per la morfologia del terreno che per la fauna autoctona e, dato che nelle vicinanze insistono insediamenti umani, forse anche domestica)…”.
L’avvocato: Daniele Mondello si è offerto nudo agli inquirenti.
In un altro post, l’avvocato Caudio Mondello esclude categoricamente un coinvolgimento di Daniele nella vicenda:
“…Daniele – ha scritto ancora il legale – si è offerto nudo. Nessun tipo di ausilio tecnico o difensivo; neppure una semplice telefonata per un mero parere preventivo a chi potesse fornirgli un, sia pure generico, indirizzo o guida. Nulla. Daniele si è completamente e totalmente disinteressato ad ogni forma di autotutela: il suo unico scopo, nell’inferno di questo Agosto, è stata la difesa delle vite che hanno dato, che danno e daranno sempre, un senso alla sua esistenza. Il suo esempio ci insegna cosa significhi amare e quale sia la condotta di chi si muova ed agisca nel giusto…”.
Ipotesi che si aggiungono ad altre ipotesi. Al momento la morte di Viviana Parisi e la scomparsa del piccolo Gioele rimangono un mistero.
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