Carceri: altri 15 milioni stanziati per il lavoro dei detenuti, psicologi e mediatori

Lo sottolinea il ministero della Giustizia: per il terzo anno consecutivo fondi destinati alle politiche sociali in ambito penitenziario.

Roma – Sono stati stanziati attraverso la Cassa delle Ammende (ente vigilato del ministero della Giustizia) 9 milioni di euro per incrementare le opportunità di lavoro professionalizzanti, 5,5 milioni di euro per aumentare gli interventi degli esperti psicologi negli istituti penitenziari e 800 mila euro per rafforzare la presenza di mediatori culturali. A sottolinearlo è lo stesso ministero in una nota in cui precisa che proseguono gli stanziamenti di via Arenula per rinnovare il sistema dell’esecuzione penale in modo da coniugare certezza della pena e rieducazione del condannato, come previsto dall’art. 27 della Costituzione.

E ciò, si fa notare, “in attuazione di quanto previsto nell’Atto di indirizzo del ministro della Giustizia per il 2025 e al fine di rafforzare le attività trattamentali per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti”. Gli stanziamenti, “rinnovati per il terzo anno consecutivo, si inquadrano nell’ambito di una più ampia azione di sistema finalizzata a migliorare le politiche sociali in ambito penitenziario volte al reinserimento stabile nella società e, conseguentemente, ad abbattere il fenomeno della recidiva”.

Sono inoltre in corso di realizzazione altri interventi per “oltre 270 milioni di euro, già finanziati dai fondi strutturali europei per l’inclusione sociale delle persone in esecuzione penale. Grazie al coordinamento interistituzionale tra ministero e Regioni saranno infine realizzate azioni per il coordinamento delle politiche di coesione con interventi di formazione professionale e inserimento lavorativo dei detenuti”, conclude la nota.

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