Bialetti, l’azienda simbolo del Made in Italy e del caffè passa in mano ai cinesi

La Nuo Capital, che fa capo al magnate Stephen Cheng, ha sottoscritto un contratto di compravendita per l’acquisto del 78,567% delle azioni.

Roma – Quando si parla di Bialetti si parla dell’eccellenza del Made in Italy e del caffè. E il pensiero va all’iconica Moka con “l’omino con i baffi” nato dalla matita di Paul Campani, che dopo aver accompagnato generazioni nel “Carosello” oggi è presente su tutti i prodotti dell’azienda. Ma a quanto pare questo pezzo di storia tutta italiana passerà in mano ai cinesi. La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita per l’acquisto del 78,567% delle azioni. A seguito del closing, spiega una nota, scatterà un’Opa obbligatoria sulle restanti azioni. Il valore implicito dell’acquisto delle partecipazioni in Bialetti risultato non inferiore a 42.634.000 euro conseguentemente il corrispettivo dell’Opa sarebbe non inferiore a 0,467 euro per azione.

La storia di “questo meraviglioso marchio” acquistato più di 30 anni fa, afferma Francesco Ranzoni, presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie, è consolidata. “Bialetti oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale”, aggiunge. Ranzoni fa notare come in questi anni abbia “attraversato momenti storici complessi, ma con passione, dedizione e spirito di squadra siamo sempre riusciti a guardare avanti e a far crescere l’azienda. L’ingresso di Nuo rappresenta ora una leva strategica per rafforzare ulteriormente il brand e consolidarne il posizionamento sui mercati esteri”.

Anche dopo il closing, il Gruppo beneficerà dell’apporto manageriale di Egidio Cozzi in qualità di amministratore delegato in continuità con la precedente gestione. “Oggi Bialetti è un’azienda più solida, forte di una visione strategica chiara e di un marchio riconosciuto a livello globale – ha detto Cozzi – Questo traguardo è il risultato di un impegno costante, della determinazione del nostro team e della fiducia riposta in noi dagli stakeholder. Con l’ingresso di NUO si apre un nuovo capitolo, ricco di opportunità: continueremo a investire in innovazione, internazionalizzazione e autenticità, mantenendo sempre al centro la passione per il caffè e l’eccellenza del made in Italy”.

La compravendita del noto marchio si inserisce nell’ambito di una più ampia operazione legata al rifinanziamento dell’indebitamento esistente di Bialetti oggetto dell’accordo di ristrutturazione. Ci sarà un finanziamento junior di importo massimo pari a 30 milioni, che sarà concesso da parte di Illimity Bank e Amco Asset Management Company, con un finanziamento senior, di importo massimo pari a 45 milioni di euro, che sarà concesso da Banco Bpm insieme a Bper e Banca Ifis. Previsti anche apporti di equity da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni, con una conseguente riduzione significativa dell’indebitamento. 

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