Amelia Earhart, individuato sul fondale del Pacifico il relitto di un aereo: “Potrebbe essere il suo”

La leggendaria aviatrice scomparve nel nulla il 2 luglio 1937 a bordo del suo Lockheed L-10 Electra nel tentativo di diventare la prima donna a sorvolare il Pacifico. Con lei il secondo navigatore Noonan. Da allora in molti hanno cercato il velivolo: mistero risolto?

Giacerebbe sul fondo dell’Oceano Pacifico, ad una profondità di oltre 4500 metri, il relitto dell’aereo a bordo del quale la leggendaria aviatrice americana Amelia Earhart il 2 luglio 1937 si alzò in volo da un atollo con l’obiettivo di diventare la prima donna a sorvolare il Pacifico. Un’impresa che non riuscì a portare a termine: di lei, del secondo navigatore Fred Noonan e del Lockheed L-10 Electra su cui volavano si persero le tracce. Da allora e per quasi novant’anni in molti hanno cercato le tracce del velivolo per risolvere una volta per tutte il mistero di quell’ultimo, leggendario e verosimilmente tragico volo.

A comunicare la possibile scoperta sono i ricercatori della Deep Sea Vision, società specializzata nelle ricerche sottomarine, i quali affermano di aver catturato con il sonar l’immagine di un aereo che coinciderebbe, per forma e dimensioni, con il Lockheed pilotato dalla Earhart. L’aviatrice, già famosissima per essere la prima donna a sorvolare in solitaria, nel 1932, l’Oceano Atlantico, era decollata il 20 maggio 1937 da Oakland, in California, insieme al navigatore Fred Noonan. Lei aveva 39 anni, lui 44.

Non è la prima volta che viene annunciato il ritrovamento del relitto dell’aereo, scomparso nei pressi della Howland Island, a metà strada tra le Hawaii e l’Australia. Per questo la notizia della possibile “scoperta” è stata accolta dagli esperti con grande cautela.

L’immagine del presunto aereo di Amelia Earhart, catturata dal sonar della Deep Sea Vision sul fondo dell’Oceano Pacifico (foto Deep Sea Vision)

Per la missione della Deep Sea Vision, voluta e finanziata dall’ex ufficiale dell’intelligence dell’aviazione statunitense Tony Romeo, il team è salpato lo scorso settembre dall’isola di Kiribati, a circa 1900 Km a sud delle Hawaii, e in tre mesi ha scandagliato circa 13mila Km quadrati di fondale oceanico utilizzando un drone sottomarino, lo Hugin 6000, che può spingersi fino a 6mila metri di profondità.

Romero ha affermato che la nuova immagine è stata catturata dal drone sottomarino a una profondità di circa 5mila metri utilizzando il sonar a scansione laterale, rivelando “contorni che rispecchiano la coda e le dimensioni uniche del suo storico aereo”. Sul luogo esatto dove giacerebbe il relitto vige ovviamente l’assoluto riserbo: il processo di identificazione, e forse di recupero, potrebbe durare anni e la Deep Sea Vision ha già annunciato che tornerà presto sul posto per approfondire le ricerche.

Amelia Earhart di fronte al suo aereo Lockheed L-10 Electra

Amelia Earhart e Fred Noonan erano decollati da Lae, un atollo delle Isole Marshall, diretti verso Howland Island, una piccola isola del Pacifico dove avrebbero dovuto fare rifornimento. Dopo aver inviato un messaggio radio, in cui si evinceva che l’aereo era ormai vicino all’isola, i due piloti scomparvero nel nulla.

La notizia fece immediatamente il giro del mondo. Il presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt autorizzò le ricerche impiegando 9 navi e 66 aerei. Un mese dopo, il 18 luglio 1937, le operazioni vennero interrotte: dopo aver setacciato invano una superficie di 250mila miglia quadrate di oceano, per un costo stimato di circa 4 milioni di dollari, Amelia Earhart e Fred Noonan furono dichiarati deceduti dalle autorità statunitensi. E di loro, così come del loro ultimo viaggio, si impadronì la leggenda e il mistero.

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