A Roma apre al pubblico la Schola degli araldi del Circo Massimo [FOTO | VIDEO]

Dal 3 febbraio sarà visitabile, alle pendici del Palatino, la sede del collegio degli araldi che annunciavano i cortei e le cerimonie imperiali.

Roma – Apre al pubblico la Schola degli Araldi (Schola Praeconum) del Circo Massimo. Dopo otto mesi di lavori e un finanziamento di 500.000 euro, l’antico edificio situato alle pendici meridionali del Palatino viene ora restituito ai visitatori con un percorso accessibile e un innovativo sistema di illuminazione architetturale. La riapertura, dal 3 febbraio, rappresenta per il Parco archeologico del Colosseo il coronamento del primo dei dieci progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Caput Mundi.

Il progetto, curato da Federica Rinaldi (Responsabile unico) e Aura Picchione (Direttore dei lavori), ha coinvolto un ampio team interdisciplinare. L’intervento comprende indagini archeologiche con prospezioni e rilievi 3D, scavi e restauri conservativi delle superfici, valorizzazione illuminotecnica grazie alla sponsorizzazione di iGuzzini e l’installazione di una nuova rampa e vetrata per una migliore fruizione del sito.

Schola Praeconum, affresco (Crediti: Simona Murrone, Parco archeologico del Colosseo)

Le ricerche hanno rivelato sette fasi storiche, databili tra il I secolo d.C. e il XIX secolo. I resti archeologici rinvenuti risalgono al periodo compreso tra l’edificazione della Schola (metà del III secolo d.C.) e le prime trasformazioni tra l’età di Massenzio e il V secolo d.C. Seguì poi una fase di crolli dovuti probabilmente ai numerosi terremoti documentati nel periodo. Tra i ritrovamenti più significativi, un pilastro angolare della corte porticata, un fusto di colonna in marmo cipollino e un ampio ambiente absidato.

Scoperta nel XIX secolo e studiata ulteriormente negli anni ‘30 e ‘70, la Schola era un luogo di ritrovo degli araldi (praecones) del Circo Massimo. Il suo ambiente ipogeo conserva straordinari affreschi e un mosaico bianco e nero con la raffigurazione degli araldi in processione con il caduceo, vessillo di Mercurio, il messaggero degli dèi.

Più in particolare, negli anni Settanta la British School of Rome e la Soprintendenza Archeologica di Roma intervenendo nell’area della corte non hanno trovato strutture, ma solo ingenti scarichi di ceramica da attribuire al momento finale dell’utilizzo della Schola.

Le ricerche sono riprese di recente grazie ai fondi PNRR ed è stato avviato un progetto scientifico di studio e recupero conservativo della Schola, cerniera storica e topografica fondamentale tra il Palatino, e precisamente il Paedagogium a nord – la scuola dei giovani destinati a ricoprire i servizi più importanti dell’amministrazione imperiale – e il Circo Massimo a sud, con cui era collegato.

Grazie al restauro, i visitatori potranno ora ammirare gli ambienti decorati e il ciclo di affreschi attraverso una vetrata panoramica e una nuova illuminazione. Inoltre, è stata installata una mappa tattile con testi in italiano, inglese e braille per garantire una fruizione inclusiva del sito.

Dal 3 febbraio 2025. Per info e biglietti www.colosseo.it

Immagine in apertura: Schola Praeconum, affresco (Crediti: Simona Murrone, Parco archeologico del Colosseo)

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