Ha pagato il conto con la giustizia, ma c’è chi lo vorrebbe ancora dietro le sbarre

Il giovane condannato per la morte dell’ispettore Raciti è tornato libero: desidera lavorare onestamente e assistere alle partite del Catania. I sindacati di polizia rivendicano un Daspo per l’ultrà etneo. L’avvocato Giuseppe Lipera chiarisce la vicenda.

Catania – Antonino Speziale è il giovane di 31 anni ritenuto responsabile dell’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti avvenuto il 2 febbraio 2007. Dopo aver scontato la sua condanna a 8 anni e 8 mesi di detenzione Speziale, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, oggi è un uomo libero ma non del tutto.

L’ultrà catanese, lo scorso 15 settembre, con altri tifosi si è recato allo stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro per assistere alla partita Catanzaro-Catania, conclusasi 1-0 in favore della squadra calabrese.

Il fatto che Speziale si sia seduto sugli spalti per assistere alla partita del suo Catania senza che alcun Daspo gli possa aver precluso i tornelli del campo di calcio ha mandato su tutte le furie i sindacati di polizia Fsp e Siap che, addirittura, se la sarebbero presa con chi non ha emanato il provvedimento. A questo punto occorre fare un po’ di chiarezza sull’argomento. Ne parliamo con l’avvocato Giuseppe Lipera a cui abbiamo posto una serie di domande esplicative.

Giuseppe Lipera
  • Avvocato Lipera cos’è il Daspo sportivo e com’è disciplinato dal nostro ordinamento?

“…Il D.A.SPO., acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive, è una misura prevista dalla legge al fine di contrastare le aggressioni violente nei luoghi dove si disputano manifestazioni sportiveha esordito Lipera – la normativa venne introdotta in Italia, e non solo nel nostro Paese, dopo i gravi fatti del 29 maggio del 1985 in occasione della famosa finale della coppa dei campioni tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles.

Come ricordiamo a causa degli atti di violenza da parte degli hooligans inglesi vi furono 39 morti di cui 32 italiani. Questo episodio ovviamente scosse l’opinione pubblica europea e fu proprio il Consiglio d’Europa che fece fare un’apposita convenzione che si concluse a Strasburgo il 19 agosto 1985 e successivamente ogni nazione promulgò una propria legge...

Strage dell’Heysel: il dramma di Juventus-Liverpool del 29 maggio 1985

In Italia la prima legge sul Daspo venne emanata nel 1989 (la n°401 del 13 dicembre n.d.r.). Vi furono poi successive modifiche. Proprio il caso Raciti portò alla promulgazione del decreto Pisanu dell’8/2/2007, 6 giorni dopo la tragica morte dell’ispettore di polizia, poi convertito nella legge Amato del 4/4/2007...

In base alla normativa esistente, il questore ha la possibilità di erogare una sanzione da 1 a 5 anni di divieto di accesso allo stadio. La persona destinataria del Daspo viene controllata e non può recarsi allo stadio, la misura può essere accompagnata dall’obbligo di presentarsi in questura in concomitanza temporale della manifestazione vietata…”.

Lo stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro
  • Antonino Speziale è tornato libero. Per i sindacati di polizia non deve andare allo stadio. E c’è indignazione per il fatto che non sia stata inflitto il Daspo. Lei è di parere contrario, perché?

“…Antonino Speziale è stato condannato, io dico erroneamente e ingiustamente, ed ha pagato la sua pena anche se ingiusta e immeritataaggiunge il penalista – non capisco cos’altro vogliano. Lui ha avuto un Daspo mentre era libero ed era libero perché la Corte di Cassazione aveva annullato l’ordine di cattura, che oggi si chiama ordinanza di custodia cautelare in carcere, perché le lacune indiziarie erano assolutamente insormontabili

Nonostante ciò fu emesso il Daspo a suo carico e lui lo ha già espiato. Poi addirittura imputato per omicidio volontario alla fine fu condannato per omicidio preterintenzionale. Cosa vogliamo dargli l’ergastolo? È già troppo quello che il giovane tifoso ha scontato...”.

  • Il Daspo può essere emesso anche con la fedina penale sporca dopo una condanna penale per reati commessi durante una manifestazione sportiva. Come mai il suo assistito è stato escluso?

“…Il mio assistito ha espiato il Daspo che gli è stato inflitto così come ha scontato la condanna penale – continua Lipera – non gli si può emettere un Daspo ogni momento. Se lui si comporta bene non vi è motivo perché si debba infliggergli tale misura...”.

  • Antonino Speziale ha un lavoro, una professione, una sua autonomia economica oppure anche in questo senso i problemi non mancano?

“…Il ragazzo sta continuando ad espiare e sta attraversando una fase di sofferenza perché è stato sì scarcerato ma non ha un lavoroconclude Giuseppe Lipera non ha un’autonomia economica, tutte le strade gli sono state sbarrate, tant’è che abbiamo lanciato un appello affinché gli si offra un lavoro e lo si lasci tranquillo, cosa che un certo tipo di stampa non fa...”.

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