Il ladro o i ladri, ancora ignoti, hanno fatto incetta di giovani gatti in buona salute che vivevano in famiglia. I responsabili di almeno una cinquantina di felini sottratti entrerebbero in azione di notte. Un intero paese mobilitato a partire dal sindaco che ha subito il furto della sua amata Bibì. I furti si sarebbero estesi anche in altri paesi. Cavie per sperimentazione o prede per cani addestrati alla cinomachia clandestina?
Lesignano de’ Bagni – Che fine abbiano fatto quella cinquantina di gatti di proprietà è proprio un mistero. Soprattutto chi è il presunto “rapitore” di felini che dallo scorso maggio ad oggi ha dato filo da torcere alle forze dell’ordine che lo stanno cercando dappertutto?
La vicenda, davvero grottesca oltre che inquietante, ha avuto inizio con la sparizione di alcuni gatti, in gran parte comuni felini domestici, che risiedevano felici e contenti con i rispettivi proprietari nella frazione di Santa Maria Del Piano, alla periferia di Lesignano.
Insomma animali d’affezione che vivevano in famiglia, circondati d’affetto e cure. Poi, all’improvviso, sono spariti dalle loro cucce e i padroni ne hanno dato notizia denunciando quelli che sembrano furti con destrezza per mano di un ladro o di ladri seriali. Almeno così sembra. Anche il micio del sindaco, l’adorato Bibì, è sparito senza lasciare tracce:
”…La mia Brigitte Bardot, detta Bibí, è fuori casa da diversi giorni – ha scritto su Facebook Sabrina Alberini, avvocato e sindaco di Lesignano De’ Bagni – un po’ selvatica come la padrona ma è sempre tornata. Sterilizzata, 5 anni. Se qualcuno l’avesse vista, vi prego di contattarmi, sono molto preoccupata…Siamo a conoscenza di quanto sta accadendo e abbiamo già provveduto a informare le autorità competenti, affinché si possa far luce al più presto su questa inquietante vicenda, così da individuarne cause ed eventuali responsabili. L’appello alla cittadinanza è di tenere gli occhi aperti, sporgere denuncia e segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine qualsiasi movimento sospetto, indicando esattamente luoghi e orario. Con la collaborazione di tutti ci auguriamo che si possa mettere, prima possibile, la parola fine a questa triste vicenda…”.
Nonostante l’appello del sindaco e il comportamento esemplare di tutti i cittadini del paese dei gatti scomparsi nessuna notizia. Nemmeno uno di quelli spariti come fantasmi è stato ritrovato. Di contro nemmeno resti ossei o carcasse che possano dimostrare la fine violenta o accidentale dei poveri animali che vengono attivamente ricercati anche fuori comune poiché sembra che anche da Monticelli Terme, sempre nel Parmense, stiano arrivando segnalazioni di gatti scomparsi.
E’ importante precisare che le abitazioni da dove sono spariti i felini non sono ubicate in aperta campagna. Per lo più si tratta di villette recintate da dove è difficile avvicinarsi ai gatti, generalmente poco inclini a dare confidenza agli estranei:
”… Sono tutti gatti che vivono in casa, che non escono dal loro giardinetto o comunque restano nelle zone limitrofe – aggiunge Luana Giusti, veterinaria, che ha denunciato la vicenda alle autorità di polizia – della mia gattina Aria non ho più notizie dal 13 luglio scorso. Sono gatti adulti, sterilizzati, pasciuti e ben nutriti, e quindi senza alcun motivo per allontanarsi…Non riusciamo a capire cosa sta succedendo e non riusciamo a fermare queste sparizioni. Normalmente scompaiono a tarda notte e ad onore del vero abbiamo trovato solo un gatto evidentemente sbranato da un animale selvatico, mentre di tutti gli altri non è mai stato trovato nulla…La questione è seria, anche se non parliamo di felini di valore sono animali che rappresentano un bene per le persone. Hanno un impatto emotivo molto importante, sono membri della famiglia, senza dimenticare che a tutti gli effetti, anche dal punto di vista legale, l’animale è considerato una proprietà, dunque sulla loro sparizione si deve fare chiara luce…”.
Si parla di gatti spariti per essere venduti a scopi gastronomici oppure felini ceduti a individui pregiudicati che allenano cani per i combattimenti clandestini a scopo di scommesse ma non solo. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella che qualcuno possa aver commissionato i furti per ottenere felini in buona salute per poi rivenderli a qualche laboratorio farmaceutico per la sperimentazione. Tutto è possibile:
”…A Lesignano, qualche anno fa – conclude la veterinaria – una persona era stata individuata dai carabinieri: rubava i gatti per gli allenamenti dei cani da combattimento...”.
Solitamente chi si occupa di cinomachia clandestina ruba cani randagi per farli sbranare dai molossi incattiviti a seguito di addestramenti che sfruttano il principio del condizionamento di “Pavlov”. Altri animali è difficile che vengano utilizzati.
Sul ring un cane da combattimento deve riconoscere un suo simile davanti a sé e tentare di ucciderlo il prima possibile. Dunque Il mistero dei gatti spariti rimane. Chiunque sappia qualcosa sulla vicenda può rivolgersi, anche in maniera anonima, alla nostra redazione scrivendo due righe sul form dei contatti. Hai visto mai?