Il commerciante sembrava interessato a riferire alle forze di polizia alcune notizie sulla criminalità organizzata locale. Nel frattempo l’uomo appariva molto provato e affetto da una forte depressione a seguito di diverse traversie sul lavoro e per via di diversi debiti. Alcuni testimoni ne tracciano un profilo inquietante.
Castelnuovo di Porto – Diceva di essere una sorta di agente sotto copertura il tabaccaio di via Flaminia scomparso come un fantasma il 20 marzo di due anni fa. E avrebbe chiesto ad alcuni amici qualificati, che lo conoscevano bene, come fare per riferire alle istituzioni di polizia alcune notizie importanti che riguardavano la criminalità organizzata.
Lesti, per altro, sarebbe stato anche un iscritto alla Massoneria romana ma in procinto di andarsene, e questa sua presunta nuova veste, con la quale si sarebbe qualificato con diverse persone, potrebbe spiegare molte cose, non ultime anche le ragioni del suo supposto rapimento.
Reato questo per il quale la Procura di Tivoli avrebbe proceduto contro ignoti sino all’archiviazione del caso. Certo è che di guai Emiliano Lesti ne doveva avere parecchi. Un suo amico fraterno di vecchia data, residente in Campania, riferiva ai carabinieri di avere avuto rapporti telefonici con Emiliano per via della loro amicizia che durava da trent’anni.
L’uomo diceva anche di aver constatato un cambio di umore e di comportamento in Emiliano che declinava tutti gli inviti per fare una rimpatriata e a stento rispondeva al telefono. Preoccupato per questo strano modo di fare del vecchio amico il professionista chiedeva maggiori informazioni ad Emiliano dal quale veniva a sapere che dal 2016 al 2017 il tabaccaio aveva subito ripetuti furti con scasso sino a quando i carabinieri, grazie alle telecamere di sorveglianza, identificavano i ladri di sigarette.
A seguito dei furti Lesti avrebbe ricevuto ripetute minacce di morte. Il professionista apprendeva della scomparsa del tabaccaio e decideva di riferire ai militari quanto era venuto a sapere. Ma c’è di più. Lesti conosceva nel gennaio del 2019 un carabiniere, cliente della sua tabaccheria.
L’uomo chiedeva al sottufficiale notizie in merito ad un collega di Rignano Flaminio, località dove il commerciante aveva una casa che stava ristrutturando. Il militare non dava a Lesti alcuna informazione ma il tabaccaio reiterava la richiesta spiegando al carabiniere che avrebbe dovuto acquisire informazioni sulla criminalità calabrese da riferire ad una determinata forza di polizia.
La spiegazione appariva al sottufficiale piuttosto strana e fuori luogo ma Lesti, sempre a detta del testimone, appariva stranamente euforico ed entusiasta nel presentarsi come un presunto collaboratore delle forze dell’ordine. Il militare tagliava corto e consigliava a Lesti di parlare con le forze di polizia qualora avesse avuto notizie utili sulla ‘ndrangheta che operava nella provincia di Roma.
Che cosa sapeva di tanto importante il tabaccaio di Castelnuovo di Porto? Si era messo nei pasticci con qualcuno? Lesti era lucido quando parlava di questi argomenti? L’uomo, specie in quel periodo di tensioni sul posto di lavoro, pare fosse molto provato e affetto da una forte depressione tanto da ricorrere alle cure del medico che gli avrebbe prescritto una terapia a base di ansiolitici.
Il 30 marzo del 2019 una donna riferiva ai carabinieri di aver visto un uomo, che somigliava molto a Lesti, vicino un rudere nelle campagne di Riano, un paese a dieci minuti d’auto da Castelnuovo. La persona pare vagasse senza meta e in stato confusionale. I militari, intervenuti sul posto e dopo un’ampia ricognizione, non trovarono alcun riscontro alla segnalazione.
Stretto dai problemi economici Emiliano Lesti il 13 dicembre 2018, all’interno del suo negozio e alla presenza di un avvocato, avrebbe firmato un preliminare di vendita della tabaccheria in favore di M.M. per 360mila euro. Di questi ne sarebbero stati versati 176.845,42 euro al rogito notarile mentre i rimanenti 147.604,58 sarebbero stato versati a fronte di stipendi non pagati da Emiliano ai dipendenti.
Oltre a 35.550 euro che sarebbero andati al proprietario dell’immobile della tabaccheria per canoni di locazione arretrati per diversi mesi. Il 4 marzo del 2019 il beneficiario del contratto si sarebbe recato con Lesti presso la Federazione italiana tabaccai di Tivoli per la subentrare quale titolare della rivendita tabacchi. Lesti spariva dalla circolazione il 20 marzo e qualsiasi transazione veniva bloccata:
”… Ritenevo di conoscere i suoi problemi – conclude Micaelangela Romitelli, compagna dell’uomo – ma evidentemente non sapevo tutto. C’era senz’altro qualcosa che non lo rendeva tranquillo e che sentiva come una minaccia incombente…”.