Caro bollette, Giorgetti: “Presto un provvedimento sui prezzi dell’energia”

Per il titolare dell’Economia, “una onesta riflessione sui cosa abbia significato il passaggio al libero mercato deve essere fatta”.

Roma – L’attenzione del governo sulla piaga del caro-bollette è massima. Lo assicura il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che annuncia come nelle prossime settimane un “provvedimento con riferimento alle dinamiche dei prezzi dovrà essere assunto”. Per il titolare dell’Economia, “una onesta riflessione su cosa abbia significato il passaggio al libero mercato deve essere fatta”. L’andamento dei prezzi dell’energia e delle bollette “non dipende dal comportamento del governo ma da fattori totalmente estranei, da dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative”, ha detto il ministro durante il question time al Senato. 

Nei giorni scorsi Assium, l’associazione degli utility manager, che ha analizzato gli ultimi dati di Arera, ha evidenziato che in 12 mesi oltre 1,2 milioni di famiglie non vulnerabili sono passate al mercato libero dell’energia elettrica, pagando per la luce tariffe mediamente più alte dell’80% rispetto a quelle applicate nel Servizio a Tutele Graduali e del 44% rispetto a quelle del mercato tutelato, rimasto attivo per i clienti vulnerabili. A gennaio 2024 più di 4,4 milioni di famiglie non vulnerabili rientravano nel mercato tutelato dell’energia elettrica, che è terminato a luglio del 2024. Chi non ha scelto un operatore del mercato libero, spiega Assium, a partire da luglio è migrato automaticamente nel Servizio a Tutele Graduali, che oggi conta poco più di 3,2 milioni di utenti non vulnerabili.

Giancarlo Giorgetti

“Quando decidono di cambiare gestore, gli utenti dell’energia continuano a compiere scelte economicamente non convenienti che pesano come un macigno sulle bollette annue della luce – afferma il presidente di Assium, Federico Bevilacqua – Questo avviene per due ragioni: prima di tutto il telemarketing selvaggio che, spesso ricorrendo a pratiche scorrette, spinge una consistente fetta di consumatori a optare per offerte non vantaggiose. In secondo luogo la scarsa conoscenza degli utenti circa le offerte degli operatori energetici, le condizioni praticate e la composizione dei costi in bolletta, tutti elementi che generano confusione e portano a scelte errate”.

In più Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, ha messo in luce una questione importante: il ritardo sulle rinnovabili si traduce in un costo addizionale sulle bollette domestiche pari a circa 8 miliardi di euro all’anno. La cifra rappresenta un peso enorme per le famiglie italiane, eclissando i risparmi potenziali che si potrebbero ottenere investendo in un sistema energetico più verde. Paradossalmente, gli 8 miliardi di euro che gli italiani pagano in più a causa del ritardo nelle rinnovabili sono equivalenti a quanto dovremmo investire annualmente per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore della società sottolinea che l’Italia “non può permettersi di ignorare ulteriormente l’urgenza di una transizione energetica: il costo del ritardo non è solo economico, ma anche ambientale e sociale”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa