La coppia si schiantò sulla Sila. Mario Molinari ha sostenuto che fosse lei alla guida, ma gli accertamenti lo hanno smentito. Inoltre è risultato positivo a cocaina e marijuana.
Cosenza – L’inchiesta sulla morte di Ilaria Mirabelli, 38enne di Cosenza, potrebbe essere vicina a una svolta. La donna perse la vita lo scorso agosto in un incidente stradale mentre si trovava in auto con l’ex fidanzato, Mario Molinari. La Procura della Repubblica di Cosenza ha richiesto al giudice per le indagini preliminari l’emissione di una misura cautelare nei confronti dell’uomo, accusato di omicidio stradale.
Nei giorni scorsi, in conformità con la normativa vigente, il giudice ha interrogato l’indagato e si è riservato di prendere una decisione. L’incidente fatale avvenne nei pressi di Aprigliano, mentre i due stavano rientrando da una gita in Sila. L’auto uscì di strada e terminò la sua corsa contro un albero. Il corpo di Ilaria fu ritrovato fuori dall’abitacolo, a circa 50 metri dal punto dell’impatto.
All’epoca, i genitori della donna presentarono un esposto in Procura affinché venissero condotte indagini per omicidio stradale e volontario. La famiglia, infatti, sospetta che Molinari abbia deliberatamente provocato l’incidente con l’intento di uccidere la sua ex compagna, che aveva deciso di interrompere la loro relazione sei mesi prima. Secondo quanto riferito dai parenti, l’uomo non accettò la separazione e iniziò a perseguitarla con telefonate, messaggi insistenti e appostamenti sotto casa. Dopo ripetuti tentativi, riuscì infine a convincerla a incontrarlo per una gita con amici.
Il tragico incidente, però, pose fine a ogni possibilità di riconciliazione e sollevò numerosi interrogativi nella famiglia di Ilaria. Le indagini difensive, seguite dall’avvocato Guido Siciliano, portarono la Procura a effettuare approfondimenti per determinare la dinamica esatta dello schianto e stabilire chi fosse alla guida in quel momento. Sebbene Molinari abbia sempre sostenuto che fosse Ilaria a condurre il veicolo, gli accertamenti tecnici hanno dimostrato il contrario.
Inoltre, gli investigatori hanno rilevato che Molinari, al momento dell’incidente, si trovava sotto l’effetto di cocaina e marijuana. Questo elemento emerse immediatamente dopo lo schianto, quando l’uomo fu sottoposto a test tossicologici dai carabinieri. Proprio per questa ragione, avrebbe sempre negato di essere lui alla guida dell’auto.