SIRACUSA – UNABOMBER DEL PIZZO O MITOMANE?

Preoccupante recrudescenza del fenomeno esplosivo da parte di ignoti. La popolazione ha paura e le istituzioni locali debbono scendere in campo a tutela dei cittadini.

Siracusa – Nel capoluogo aretuseo è allarme, non si può più negare, serve una risposta immediata e massiccia da parte delle istituzioni. I cittadini vogliono e devono sentirsi tutelati dallo Stato. Non ha fine nel capoluogo aretuseo l’escalation di atti delittuosi, l’ultimo risale all’alba del 5 giugno e segue il filone dei precedenti: una bomba artigianale lasciata in una via cittadina. Stavolta la bomba, però, è esplosa danneggiando l’ingresso di una macelleria in viale Panagia, nella zona Nord della città.

Incendio minimarket in centro nel capoluogo aretuseo.

L’ultima bomba carta era stata ritrovata il 2 giugno tra un mucchio di rifiuti in via Gorizia. È il quarto ordigno rinvenuto nella città di Siracusa in poco più di un mese. Pare che a spiazzare gli inquirenti sia il modus operandi, perché se alcuni attentanti sembrano avere una chiara matrice estorsiva, altri invece danno la sensazione di essere frutto della mano di un mitomane. Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, da queste pagine ha affermato che non sembrano esserci collegamenti tra gli atti delittuosi (potete leggere le sue dichiarazioni qui). Dei quattro ordigni due sono esplosi (il primo e l’ultimo) e due no, ci sono però poi tanti, troppi, attentanti incendiari che hanno distrutto veicoli e danneggiato attività commerciali.

On. Carolina Varchi – Deputata FDI

 

La questione è stata portata anche in parlamento dalla deputata di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, che ha presentato un’interrogazione a ministri della Difesa e dell’Interno per chiedere l’adozione dei provvedimenti necessari a garantire un maggiore dispiegamento di personale delle forze dell’ordine tesa a contrastare il dilagante fenomeno criminale.

“…Non è chiaro” – ha scritto la deputata – se si tratti di ritorsioni nei confronti di persone che non vogliono piegarsi al pizzo o c’è in ballo il controllo del territorio…”.

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