AGRIGENTO – INTRECCI POLITICA E MAFIA. NEI GUAI LA RENZIANA GIUSY OCCHIONERO

L’assistente parlamentare Antonello Nicosia e il capomafia Accursio Dimino si trovano in carcere dal 4 novembre, giorno dell'operazione “Passepartout”. Intrecci tra mafia e politica. Chiesto il rinvio a giudizio per i sei indagati.

Agrigento – I pubblici ministeri della Direzione distrettuale Antimafia di Palermo, Francesca Dessì e Geri Ferrara, hanno chiesto il rinvio a giudizio per 6 indagati dell’operazione “Passepartout” che ha fatto emergere vasti intrecci tra politici e il capomafia di Sciacca Accursio Dimino. Tra i principali indagati c’è Antonello Nicosia, assistente parlamentare della deputata di Italia Viva, Giusy Occhionero, accusato di associazione mafiosa. A Nicosia si contesta, fra le altre cose, il fatto di aver approfittato della sua funzione di collaboratore parlamentare per entrare in alcune carceri siciliane, parlare con i boss e trasmettere all’esterno i messaggi che servivano alla gestione della famiglia mafiosa di Sciacca.

Accursio Dimino e Antonello Nicosia

A rischiare il processo è anche la parlamentare renziana Giusy Occhionero che dovrà rispondere dell’’accusa di falso con l’aggravante di avere agevolato l’associazione mafiosa. La deputata, in particolare, avrebbe dichiarato falsamente, in diverse attestazioni indirizzate alle case circondariali di Agrigento, Sciacca e Palermo che, nel dicembre del 2018, Nicosia “prestava una collaborazione professionale diretta, stabile e continuativa“. L’udienza preliminare, davanti al Gup di Palermo Fabio Pilato, è stata fissata per il 9 settembre. Gli altri indagati sono: i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, 33 anni e Massimiliano Mandracchia, 47 anni, accusati di favoreggiamento personale con l’aggravante dell’avere agevolato l’associazione mafiosa. I tre avrebbero messo a disposizione locali di proprietà e utenze telefoniche per aiutare Nicosia, Dimino e altri associati a eludere le investigazioni e trasmettere messaggi. L’assistente parlamentare Antonello Nicosia e il capomafia Accursio Dimino si trovano in carcere dal 4 novembre, giorno dell’operazione “Passepartout”.

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