Carta di Saturo, un patto per valorizzare il Mezzogiorno partendo dal suo orgoglio

Un nuovo movimento unisce Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia: dal recupero delle comuni radici storiche, culturali ed economiche parte la rincorsa verso il futuro.

Taranto – Si sono dati appuntamento per la terza volta, ora è toccato al Castello Muscettola di Leporano in provincia di Taranto, per il convegno interregionale “Lo sviluppo economico, turistico e sociale delle aree meridionali costiere ed interne: la nuova questione meridionale”, firmando la ‘Carta di Saturo’, esponenti della Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.

Il perché ‘Carta di Saturo’ è presto detto. La storia di Leporano, cittadina della costa ionica a pochi chilometri da Taranto, ha origini antiche legate a ‘Satùro’ come quelle di TarantoSatùro è una località della meravigliosa Marina di Leporano che ospita sul suo promontorio l’omonimo parco archeologico, uno dei luoghi più significativi del Mediterraneo. L’area archeologica occupa l’intero promontorio costiero, situato tra la baia di Porto Saturo e Porto Pirrone, il luogo dove la leggenda vuole che approdò Falanto, il fondatore greco di Taranto, un luogo carico di storia e leggende, nel periodo della Magna Grecia.

La rete di coordinamento delle città costiere ed interne del Sud Italia, e che riguarda le cinque regioni su nominate, non è però una leggenda e si guarda bene dal divenirlo.  Si è ritrovata e rinnovata, dopo gli appuntamenti di Potenza e Caserta, firmando la Carta di Saturo, ripartendo da Leporano, una delle città simbolo della storia dei popoli della Magna Grecia e non è un caso se le cinque regioni su riportate, sono quelle che ne hanno fatto parte, determinandone il successo e la fortuna.

Le Colonie greche in Italia (in Rosso)

Grazie alle ottime materie prime di cui erano fornite e al commercio di queste e grazie a questa realtà di grande splendore in cui vivevano, in queste località del Sud e non solo, ricordiamo le origini greche anche di Ancona e più a nord di Adria, si riuscì a creare una civiltà, più sviluppata in campo sociale, culturale e politico rispetto a tutto il resto dell’Italia, che superò lo splendore stesso dell’antica Grecia.

E quelle caratteristiche di successo ci sono ancora, basta farle rifruttare, per riemergere, visto che sono finite asfittiche nell’attuale divisione in regioni, divisione messa tra l’altro in discussione, come ha riferito il rettore dell’Università di Venezia Amerigo Restucci, e sotto analisi da un qualificato studio della Fondazione Agnelli di Torino, che ha proposto una diversa suddivisione, più diverse suddivisioni ipotizzando la creazione di macroregioni. Questo studio, le aveva lanciate, individuando una forte area meridionale unificata che vedeva insieme Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, ed avendo alle spalle uno studio di una realtà imprenditoriale quale quella degli Agnelli che vedeva in questo modo di ripensare alle regioni, uno sviluppo di potenzialità economiche.

4 modelli di macroregioni

Del settore  Turismo, l’imprenditore di Leporano, Massimo Presta del gruppo Isola Felice, ha sottolineato anche lui  l’importanza ed unicità di queste caretteristiche,  “da Leporano devono partire delle iniziative ottime, anche se al Sud ci sono tanti problemi, ci sono altresì tante risorse in cui noi piccoli e medi  imprenditori, abbiamo l’obbligo di credere, avendo a disposizione una amministrazione a Leporano, che ha fatto tanto e sta facendo tanto per Leporano, creando un turismo sempre più assistito, in modo che il turista non venga lasciato solo, partecipe di iniziative comuni”.

Il sindaco di Leporano, Vincenzo Damiano ha sottoscritto e letto la Carta di Saturo ai convenuti amministratori pubblici, cittadini, docenti universitari, studenti, associazioni, persone impegnate nel sociale, pugliesi, lucani, campani, calabresi e siciliani. Si legge:”In nome di Falanto, fondatore di Taranto, oggi, 16 dicembre 2023, presso il castello ‘Muscettola’ di Leporano, noi partecipanti al convegno sulla ‘nuova questione meridionale’, proclamiamo e ribadiamo la nascita e tutela della rete culturale meridionalista, per eliminare l’attuale discriminazione territoriale, e per valorizzare il meridione d’Italia come centro geografico ed economico del Mediterraneo, nel rispetto delle tradizioni, usi, consuetudini e costumi del popolo del Sud”.

Carta di Saturo

Questo è anche quello che ha riferito l’artefice del Convegno, l’avvocato Nicola Russo del Comitato cittadino Taranto Futura: “Abbiamo iniziato a Potenza e poi siamo stati a Caserta, oggi siamo a Leporano e il 26 gennaio saremo a Pompei. L’intento è quello di creare l’unione dei comuni del Sud e sollevare una nuova questione meridionale non come quella dei vecchi tempi sulla base di una legislazione diversa o su una normativa tributaria diversa, ma una questione meridionale nuova basata sulla valorizzazione dei territori del Sud, gli usi, le consuetudini e le tradizioni. Da questi contenuti dobbiamo partire per creare una forza sociale e possibilmente anche una forza politica per far valorizzare gli interessi del Sud e per quanto riguarda le infrastrutture, c’è da dire che soprattutto Taranto, ma anche altre zone del sud non sono ben collegate al resto del paese e del mondo. Taranto ha un aeroporto tenuto sempre chiuso ai voli passeggeri. Se non funzionano i trasporti non funziona l’economia e non funziona neanche quella che è l’attività sociale e l’occupazione. I problemi sono tanti, l’importante è la volontà politica che oggi manca. Facendo l’unione dei comuni del Sud, possiamo trovare una una forza notevole per far valere quelli che sono gli interessi e le esigenze del Meridione di Italia”.

Dello stesso tenore l’intervento di Giacomo Rosa dello Svimer (Sviluppo del Mezzogiorno e delle Aree Interne) che ha riferito che lo Svimer si è fatto promotore di questo incontro per dar vita e sostanza a un coordinamento delle regioni del Sud,  per dare un contributo allo sviluppo, alla crescita e soprattutto anche per cercare di affrontare tematiche importanti quali sono spopolamento delle aree interne e soprattutto le strutture le infrastrutture, partendo appunto dalle ferrovie, strade ed autostrade che frenano lo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno.

Saverio De Florio dell’Associazione Neopolites, è della stessa idea sottolineando l’ormai inderogabile e storica necessità dei collegamenti strutturali viari, autostradali, dell’alta velocità ferroviaria ed anche nautici, non solo verticali, ma soprattutto orizzontali, fra le regioni del Sud, di questa nostra penisola italiana proiettata nel Mediterraneo, con lo scopo di creare una rete fra le varie aree a beneficio dei cittadini e delle comunità scarsamente interconnesse fra loro. Opportunità di crescita soprattutto economica, mortificata da uno sviluppo asfittico del nostro Sud. Il sindaco Vincenzo Damiano di Leporano e l’assessore alla cultura, turismo e spettacolo Iolanda Lotta hanno spiegato la motivazione per cui l’amministrazione ha aderito all’iniziativa, per creare dei legami, gemellaggi con altre città del Mezzogiorno, con cui è interessante e costruttivo confrontarsi e cercare delle soluzioni possibili per far fronte alle problematiche comuni. E sono stati annunciati gemellaggi di Leporano con Sparta e Sant’Angelo le Fratte (PZ).

Durante il dibattito sono intervenuti diversi relatori, come amministratori e referenti di associazioniEnzo Magaldi di ‘Semplicemente cittadini’ di Napoli, che venendo a conoscere l’amministrazione di Leporano, ha voluto sottolineare l’importanza della ‘visione’ che da questa è testimoniata, che è “il concetto vero di cui la politica ha estremamente bisogno”. Il sindaco di Sant’Angelo le Fratte (PZ), Michele Laurino, ha illustrato la sua esperienza amministrativa, che “ha migliorato la qualità e quantità del turismo nel borgo potentino”. Il presidente dell’associazione Grande Lucania, già sindaco di Potenza Gaetano Fierro, ha spiegato quali possano essere le soluzioni ai problemi che affliggono il Mezzogiorno, tra cui “l’istituzione di un Movimento per il Sud che possa agire attivamente sul territorio”. L’intervento, del già sindaco di Taranto, Giovanni Battafarano si è focalizzato sulle annose problematiche della comunità ionica, quali l’inquinamento ambientale e la questione del Muraglione della Marina Militare, che separa in due parti la città di Taranto.

Alcuni dei relatori del convegno

In conclusione si può dire che si è trattato di un pomeriggio di impegno per far valere non solo l’unione ma anche l’unicità dei comuni del meridione, e di riflessione sulle difficoltà e sul destino politico delle aree meridionali costiere ed interne che per valori, tradizioni, governo, sensibilità e buone pratiche possono e vogliono portare un contributo innovatore al sistema politico-economico locale, nazionale, ed europeo.

È ancora possibile aderire alla Carta di Saturo, firmandola presso il Comune di Leporano, per informazioni è disponibile il seguente numero, 3494423793, risponde Giuseppe Lupo.

Vito Piepoli

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