Il futuro della lotta al maledetto Sars-Cov-2

Con l’arrivo dell’autunno torna puntuale lo spauracchio della crisi pandemica. Vaccini e Covid-19, quali sono i piani per il futuro? Per chi ha contratto la malattia niente vaccino: vero o falso?

Roma – I vaccini sono importanti per proteggere dal probabile rischio di infezioni autunnali e invernali, pertanto bisogna essere pronti ad affrontare un’altra stagione gelida con il Covid-19. Per questi motivi è molto importante pianificare e lanciare le campagne di vaccinazione per i prossimi mesi. È necessario ricordare che anche se la pandemia non è finita, lo sviluppo e l’adattamento dei vaccini per rispondere al virus rimane uno dei più grandi successi nella storia moderna della medicina. Con l’evolversi della malattia virale, la strategia dell’Unione Europea rimane quella di disporre di un’ampia gamma di sieri adattati che mirano a diverse varianti di Sars-CoV-2, in modo da fornire alle autorità nazionali una pluralità di opzioni per soddisfare le loro esigenze.

Non potendo prevedere come il virus evolverà in futuro e quali varianti circoleranno quest’inverno, sono attualmente in fase di revisione da parte dell’Ema altri vaccini adattati che incorporano diverse varianti, come Omicron BA.4 e BA.5. Un supporto alla valutazione e all’autorizzazione arriverà proprio dai dati clinici generati attraverso i vaccini bivalenti originali/BA.1 che oggi vengono raccomandati.

Era atteso per settembre il parere del Comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema e così è stato. Infatti il via libera è arrivato con la raccomandazione per l’autorizzazione di due vaccini adeguati per “fornire una protezione più ampia contro il Covid-19”, colpendo la variante Omicron BA.1. Si tratta di Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1, sviluppati rispettivamente da Pfizer/BioNTech e da Moderna.

“…I vaccini vengono adattatiscrive l’Ema – cioè aggiornati, per adattarsi meglio alle varianti circolanti del Sars-CoV-2, con la previsione di mantenere una protezione ottimale contro il Covid-19 e la conseguente evoluzione del virus. Gli studi hanno dimostrato che i due vaccini adattati da Pfizer/BioNTech e da Moderna sono in grado di innescare forti risposte immunitarie contro la variante Omicron BA.1 e il ceppo originale di Sars-CoV-2 in persone precedentemente vaccinate, mentre gli effetti collaterali sono paragonabili a quelli con i vaccini originali, in genere lievi e di breve durata

Allo stesso tempo, i vaccini originali Comirnaty e Spikevax sono ancora efficaci nel prevenire la malattia grave, l’ospedalizzazione e la morte associate al Covid-19 e continueranno a essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’Ue, in particolare per le vaccinazioni primarie...”.

I due pareri sui vaccini adattati alla variante Omicron saranno ora inviati alla Commissione Europea, che dovrà adottare la decisione finale. Dopodiché saranno le autorità nazionali degli Stati membri a stabilire chi deve ricevere i vaccini e quando. Tenendo conto di fattori quali i tassi di infezione e di ospedalizzazione, nonché il rischio per le popolazioni vulnerabili, la copertura vaccinale e la disponibilità dei vaccini, avverte comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia. Raggiunto comunque un accordo con Moderna per la modifica dei calendari di consegna delle dosi di vaccino previste a partire da settembre, compresi quelli adattati alla variante Omicron una volta autorizzati.

Dopo il parere positivo ormai arrivato, la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, ha annunciato che l’esecutivo comunitario procederà con “un’autorizzazione accelerata per garantire che possano essere introdotti rapidamente” in tutta l’Unione. Questi vaccini adattati potranno essere utilizzati come dosi di richiamo che mirano al virus originale e alla sotto-variante Omicron BA.1, dal momento in cui sono stati sviluppati per offrire una protezione maggiore e più ampia contro le varianti attuali e future.

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