Vittima dei suoi demoni o abile truffatrice?

Un portale olandese, dai contenuti nazionalisti, descrive la vittima come artefice di un presunto raggiro in danno dell’ex fidanzato con cui viveva ad Amstelveen e pubblica i suoi documenti e una denuncia alle autorità di polizia.

Vigevano – Nei casi di sparizione con successivo decesso dello scomparso la tracciabilità di coniugi, compagni, amici e conoscenti è basilare ai fini investigativi. Nel caso della morte di Sara Lemlem, 40 anni, nata ad Asmara ma cittadina olandese, scomparsa da casa il 4 dicembre scorso e ritrovata cadavere in un cantiere di Vigevano il 9 febbraio, l’unico testimone rimane il convivente Corrado Mannato di 49 anni.

Corrado e Sara

L’uomo, parte offesa assieme alla madre e alla sorella della vittima nel fascicolo aperto dalla Procura, ha raccontato la sua versione dei fatti i cui riscontri sono ancora al vaglio degli inquirenti considerando che, questione marginale ai fini dell’indagine, la vittima avrebbe fatto grande uso della sua fantasia affermando di conoscere persone inesistenti. Sara avrebbe fatto la stessa cosa con il suo compagno olandese prima di giungere in Italia con il suo nuovo partner, a cui riferiva di aver conosciuto una donna, tale Adriana, dipendente della Pirelli, in circostanze non rispondenti alla realtà.

Lemlem avrebbe detto al nuovo compagno di aver trascorso con la sua amica il pomeriggio prima della scomparsa. Fatto non veritiero dunque perché la vittima s’inventava amicizie e frequentazioni? A Corrado Mannato la donna avrebbe raccontato, fra le altre cose, che i suoi genitori erano scomparsi, non si sa bene se nel vero senso della parola oppure deceduti, mentre invece mamma e sorella sono vive e vegete e risiedono la prima in Olanda e la seconda in Belgio, come poi avrebbero appurato gli investigatori.

Corrado Mannato

Nella serata del 4 dicembre Corrado e Sara avrebbero avuto un alterco, a giudizio dell’uomo per nulla violento:

”…Aveva dei demoni interiori che non so da dove vengono e che non siamo riusciti a sconfiggere – racconta Mannatodopo la discussione, che ripeto non è stata affatto violenta, Sara è uscita da casa senza portare nulla con sé. Né chiavi, né documenti. In quel momento lì era arrabbiata. Per questo ho deciso di lasciarla sbollire. Non avrei dovuto ma con il senno del poi siamo tutti bravi…”.

Il portale olandese riporta la notizia della morte di Sara ed altri inquietanti particolari (traduzione dal Pc)

Una donna che presenta “demoni interiori” è una donna con grave disagio psichico e deve essere curata, dunque il compagno forse avrebbe dovuto fermarla considerata la sua supposta sofferenza mentale. L’impiegato di Vigevano avrebbe azzardato una qualche conclusione tragica della vicenda:

”…Sara non era lucida – aggiungeva il convivente – ed è possibile che abbia incontrato qualcuno che possa averne approfittato in qualche maniera. Era molto magra, facilmente nascondibile, trasportabile…Chi ha fatto del male a Sara è una bestia. Anzi, le bestie sono migliori. Non so se lui, lei o loro possano provare rimorso o paura… Chiedo chiarezza, è un modo per dare giustizia a chi non c’è più…”.

Il portale olandese riporta altri particolari della misteriosa vicenda e pubblica i documenti della donna

Spetta al referto autoptico redatto dal medico legale Marco Ballardini l’ultima parola nonostante ad una prima ricognizione Sara presentasse soltanto qualche frattura agli arti, probabilmente provocata dalla caduta nella tromba dell’ascensore. Caduta accidentale o spinta intenzionale? L’analisi della posizione del cadavere in uno con le verifiche sul corpo potrebbero risolvere anche questo dubbio ma non sarebbe il solo da chiarire.

Da alcune indiscrezioni pare che i primi risultati dell’autopsia, a seguito della quale il medico depositerà la relazione entro 90 giorni, non abbiano aiutato molto gli investigatori. Procura e carabinieri mantengono comunque il massimo riserbo ma è probabile che proprio le ferite riscontrate sul corpo della vittima non diano indicazioni chiare sulle cause effettive del decesso, considerando che il corpo è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione.

Il sito di notizie riporta anche un verbale di denuncia redatto dalla polizia di Amsterdam

Il portale populista olandese GeenStijl, in italiano Nessuno Stile, noto per le provocazioni e per il tono razzista-nazionalista dei suoi contenuti, descrive Sara Lemlem, a cui attribuisce il titolo di ingegnere, come una presunta “truffatrice” addirittura ricercata. Il sito d’informazione pubblica anche la carta d’identità olandese e quella italiana, appartenute alla donna, e un verbale di polizia. La vittima avrebbe raggirato il suo ex fidanzato Patrick di Amstelveen per parecchie migliaia di euro nel marzo del 2019 e poi sarebbe fuggita in Italia con il suo nuovo compagno. Sara pare volesse tornare in Olanda perché nel Bel Paese non avrebbe trovato ciò che cercava. Vero o falso?

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