Da Nord a Sud mille e più mille le proteste dei lavoratori di tutti i comparti con gli stipendi a rischio. La protesta alla Moreschi di Vigevano continua. La triplice sindacale reclama un incontro con i vertici aziendali.
Vigevano – Continua la protesta davanti al calzaturificio Moreschi. Di prima mattina impiegati ed operai sono tornati al gazebo allestito all’ingresso della fabbrica e poco fa sono arrivati sia Mario che Stefano Moreschi. Il grido è unanime: chi ci darà lo stipendio? Dubbi e timori, infatti, riguardanol’assetto societario. Nel Consiglio di Amministrazione da marzo è entrato anche Guido Scalfi, conosciuto come “il risanatore”, titolare di un fondo di investimento.
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Scalfi nel 2012 entrò nella stanza dei bottoni della Malerba, noto marchio di calze e lingerie, risolvendo i problemi finanziari ma, pur mantenendo la proprietà sul marchio, chiuse il mega stabilimento in provincia di Varese lasciando a casa centinaia di dipendenti. Con questi precedenti qualche dubbio è più che legittimo. Alla Moreschi lavorano più di 220 persone, per la maggior parte maestranze vigevanesi. I sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro e soprattutto rassicurazioni sul mantenimento della produzione nello stabilimento lomellino.
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