Bene, comincia il viaggio di questo giornale, con i migliori auguri.
Serve un nuovo giornale online? Forse. Serve del buon giornalismo? Sì, cavolo. Mai come adesso. Speriamo di essere all’altezza della sfida.
Che siano all’altezza gli altri della redazione, almeno. La cosa non riguarda questa rubrica, che è un po’ la piscina con le pallette dove il rischio peggiore è finire sepolti dalle suddette pallette, cioè dalle sciocchezze.
Fare ironia (garbata o sgarbata) o addirittura dell’ambitissima (da tutti citata ma da pochi raggiunta) satira è possibile in Italia, dove la realtà supera l’arte e tutto si percula da solo? La Storia prima tragedia e poi farsa negli ultimi anni come diceva uno – tra i tagli al welfare e per velocizzare la burocrazia, signora mia – ha puntato a compattare il laborioso procedimento in una incasinatissima, tragica farsa. Dopotutto la situazione è grave, ma non è seria, diceva un altro tizio. Cinquant’anni fa.
E quindi vai che si vola!
Grottesco!
Gerontocrazia!
Machismo!
Cialtronaggine!
Melodramma!
Mandolini!
Pizza!
Marò!
Cominciamo la nostra galoppata per i campi della farsa con l’inquietante pagliacciata con cui i fascisti che pudicamente non vogliono essere chiamati così hanno recentemente addobbato Roma.
C’è la salma imbalsamata di Silvio o uno zombie che gli assomiglia un casino. Ci sono l’orco barbuto e la megera che, sparandosi la torcia elettrica in faccia, raccontano le storie dell’orrore: sostituzione etnica che divora le nostre tradizioni, complotti giudoplutomassonici nel buio, orde di vandali diversamente ariani e probabilmente omosessuali che saccheggiano villaggi di onesti lavoratori etero, la terribile tassazione sputafuoco che impone il sacrificio dei primogeniti e la polizia si incazza sì, ma ha le mani legate dalle toghe rosse (che nome figo per dei fantasmi, dai) e dagli spettri dei diritti umani. Non male, considerando che sono contro Halloween.
Sarebbe da sganasciarsi dal ridere se non fosse che sta gente marciando sulla paura non va porta a porta a chiedere le caramelle una sera all’anno, ma va a Porta a Porta e scappa con milioni di euro ininterrottamente dagli anni ’90. Che invoca il manganello e meno legacci per la polizia nel paese della Diaz, in ritardo di anni nello stabilire il reato di tortura nell’ordinamento. Che come soluzione a qualunque crisi propone di ridurre diritti.
Ma poi in Italia a chi ha perversioni strane come un debole per una destra sensata, laica, liberale che deve fare? La cosa che ci va più vicina è il PD. Il che spiega anche perché in Italia una sinistra sensata, propositiva, sociale, sia una bestia altrettanto rara. Con Zingaretti che interrompe occasionalmente il suo voto di silenzio con frasi illuminanti come “gli italiani non sono coglioni”… ecco gli italiani non so, il dubbio resta, ma la dirigenza del PD a volte gli occhi al cielo me li fa girare e una brutta imprecazione con le stesse iniziali del partito sale alle labbra, soffocata solo dalla buona creanza.
Per Dindirindina.