Grosso modo tutto come prima. Sono tornate le accise sui carburanti, ricordate che cosa dicevano in campagna elettorale Salvini e Meloni? Le toglieremo…Ben sapendo che gli odiosi balzelli, un vero e proprio furto di Stato, potevano essere sospesi ma non spazzati via. Per il resto si tratta di un provvedimento come gli altri, appesantito da una crisi pesantissima che sarà difficilissimo solo tamponare.
Roma – La Manovra da 35 miliardi è stata approvata in una corsa contro il tempo. Ventuno articoli, migliaia di commi, per un totale di 488 pagine con misure che, per quasi due terzi, sono dedicate al finanziamento degli aiuti a imprese e famiglie per contrastare il caro-energia. Il ministro Giorgetti si è dichiarato “soddisfatto di questa prima manovra economica, scritta in tempi record e in un contesto eccezionale non positivo”. Vediamo quali sono le principali novità. Aumentano i lavoratori dipendenti che avranno diritto al taglio del cuneo fiscale del 3%, così il reddito lordo annuo passa da 20 mila a 25 mila euro.
Per gli autonomi la manovra conferma la Flat tax per partite Iva e viene innalzata, da 65 mila a 85 mila euro, la soglia di reddito per accedere all’agevolazione fiscale del 15%. Invece fino a 100 mila euro viene applicata, sempre solo per Partite Iva e autonomi, la Flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio. Il tetto al contante resta a 5.000 euro, a partire dal primo gennaio 2023. Nessun limite per i pagamenti digitali. Il governo ora pensa a un fondo per ridurre le commissioni sui micro-pagamenti digitali a carico degli esercizi commerciali.
Cresce del 50% l’assegno unico per le famiglie dai 4 figli in su. Lo stesso incremento è riconosciuto ai nuclei familiari per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, a condizione però che l’Isee familiare sia inferiore a 40 mila euro. I lavoratori avranno diritto a un mese in più di congedo parentale retribuito pagato all’80%. Viene ripristinata la norma che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Confermato lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro emesse tra gli anni 2000 e 2015. Previste agevolazioni per i debiti degli anni 2019, 2020 e 2021 con sconti delle sanzioni al 3%.
L’assegno delle pensioni minime passa da 500 a 600 euro per i pensionati con più di 75 anni. Per tutti gli altri, le pensioni minime salgono a 571,6 euro. Si tratta, però, di una norma transitoria, in vigore per soli due anni. Resta per un anno ancora “Opzione donna”, la possibilità di accesso anticipato alla pensione per le lavoratrici dipendenti. La Manovra proroga il Reddito di cittadinanza per chi è in condizione di lavorare solo per massimo 7 mesi. Innalzata la soglia di decontribuzione, da 6.000 a 8.000 euro, per i datori di lavoro che assumono i beneficiari, a tempo indeterminato. Il governo ha destinato 21 miliardi di euro, su un totale di 35 miliardi, per mitigare gli effetti dei rincari di luce e gas.
Per i soggetti più fragili ci sono 2,5 miliardi di euro attraverso il bonus sociale che prevede uno sconto automatico per le utenze di gas e luce dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro annui. Confermato il taglio 100% dei contributi per i datori di lavoro che assumono under 35, lo sgravio però è previsto per un periodo massimo di 36 mesi, che diventano 48 se l’assunzione avviene nel Sud Italia.