Le indagini e le ricerche proseguono senza soste. La giovane potrebbe essere viva e nascosta nelle vicinanze della zona dove è scomparsa. Perché? Lo avrebbe fatto anche altre volte ma c’è una spiegazione a questo suo comportamento? Ha paura di qualcuno?
Maiolati Spontini – Sarebbe viva e ancora nella zona dove è scomparsa la campionessa rumena di tiro a segno. Il fidanzato, unico indagato per sequestro di persona, avrebbe ingaggiato un’agenzia di investigazioni ed una medium per non lasciare nulla di intentato nelle ricerche di Andreea Alice Rabciuc, la giovane di 27 anni, sparita dopo una festa il 12 marzo scorso.
Quella di ricorrere ai veggenti in caso di scomparse o delitti è una consuetudine anglosassone e americana. In quei Paesi infatti sono le stesse autorità di polizia che si avvalgono della collaborazione di sensitivi e chiaroveggenti nel ruolo di ausiliari investigativi nelle inchieste più difficili. In Italia solo da qualche anno ha preso piede questa sorta di tandem che, a dire il vero, non ha dato grandi risultati.
Comunque stiano le cose sia le indagini della Procura di Ancona, coordinate dal Pm Irene Bilotta ed eseguite dai carabinieri, e le ricerche della donna scomparsa proseguono di pari passo su tutto il territorio comunale ed oltre fra Jesi e Ancona:
”…È viva e si sta nascondendo – dice il fidanzato Simone Gresti, 43 anni, autotrasportatore – sta usando anche alcuni profili social. Non è la prima volta che si allontana e quando è accaduto io ho fatto l’impossibile per riportarla a casa…”.
Al momento l’inchiesta segue diverse piste mentre la Procura ha disposto accertamenti tecnici, affidati all’analista forense Luca Russo, che riguardano cinque telefonini di proprietà del camionista nei quali gli investigatori cercano elementi utili all’indagini su chat, social, sms e numeri di telefono che verranno relazionati dall’esperto informatico entro sessanta giorni.
Nel frattempo la medium avrebbe incontrato i carabinieri per il di più a praticarsi, come si dice in gergo:
“…Noi la utilizziamo in diverse attività che facciamo a livello internazionale – ha aggiunto Andrea Ariola, detective privato incaricato di svolgere indagini di parte per l’indagato – perché escluderla? Fa parte di un puzzle e di un composto investigativo. Abbiniamo all’attività classica la sensitiva, visto che altre volte ci ha aiutato a risolvere casi. Sono professionisti di scuole americane, inglesi, persone che stanno in dipartimenti specifici…”.
La giovane usciva dal casolare di Montecarotto dopo un’accesa discussione con il fidanzato e mentre chiedeva aiuto al suo ex Daniele Albanesi via telefono e attraverso Whatsapp. Andreea abbandonava poi il suo cellulare nelle mani di Simone e si allontanava dalla casa colonica in direzione della vicina provinciale dove spariva all’alba del 12 marzo.
l fidanzato Simone, stavolta, non si sarebbe preoccupato di correrle dietro e quando un paio di ore dopo decideva di tornarsene a casa con la sua auto percorre la provinciale che porta a Maiolati Spontini senza incrociare Andreea, nel frattempo dileguatasi come un fantasma:
”…Il mio assistito è tranquillissimo – chiarisce l’avvocato Emanuele Giuliani, legale di fiducia dell’indagato – è estraneo alla vicenda ed è sereno anche se chiaramente è dispiaciuto dell’allontanamento della fidanzata. Crede che la ragazza si stia nascondendo da qualche parte. In merito al cellulare di Andreea il mio assistito ha dichiarato che è stata la stessa giovane a lasciarglielo, come era successo in altre occasioni, come prova del fatto di non avere nulla da nascondere. Simone ha già dichiarato che in quel momento c’era stata una discussione ed è stato un gesto istintivo della ragazza che non aveva nessun problema. L’iscrizione del mio assistito sul registro degli indagati è stato solo un atto dovuto per far partire le indagini. Ogni considerazione adesso è prematura, vediamo gli sviluppi dei prossimi giorni…“.
Intanto a un mese e più dalla scomparsa della giovane tiratrice di fucile la famiglia rimane in ambasce:
”…Andreea non si era mai allontanata per tanti giorni senza avvisarmi – conclude la mamma Georgeta – sono molto preoccupata, ho paura che le sia successo qualcosa. Aiutatemi a trovarla. Non aveva il cellulare da cui non si separa mai, ha i documenti di identità ma non credo abbia soldi o bancomat… Se la vedete o sapete qualcosa chiamate subito i carabinieri. A me basta sapere che sta bene…”.