Trasporti, il Garante limita lo sciopero del 17 novembre

“Non ci sono requisiti per lo sciopero generale”. Plaude la Lega. Uil: “Avanti lo stesso”.

“Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.

Con questa nota la Commissione di garanzia degli scioperi, dopo l’incontro di questa mattina con Cgil e Uil, ha chiesto ai sindacati una rimodulazione dell’astensione dal lavoro del prossimo 17 novembre nel settore trasporti, proclamato contro la manovra del governo. Lo sciopero generale si sarebbe dovuto articolare su 5 giornate ma il cui clou era fissato venerdì 17 quando si sarebbero fermati il trasporto pubblico nazionale (treni e aerei) e i vari settori dell’impiego pubblico (fra cui la sanità a cui si aggiungono altre sigle). In particolare i treni si sarebbero fermati dalla mezzanotte fra il 16 e il 17 novembre fino alle 21 di sera (21 ore di sciopero con il rispetto delle fasce di garanzia).

Salvini minaccia di precettare autisti e macchinisti

“Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare il Garante ed è per questo motivo che la Uil trasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste”, ha commentato il segretario generale della Uilt, Claudio Tarlazzi.

Se davvero, come probabile, i sindacati decidessero di andare avanti si aprirebbe uno scontro politico-sociale non indifferente. Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, potrebbe infatti precettare autisti e macchinisti, i quali potrebbero però decidere di scioperare ugualmente nonostante le sanzioni derivanti. Per il momento la decisione del Garante ha raccolto il plauso della Lega, il cui segretario Salvini nei giorni scorsi era stato protagonista di un acceso botta e risposta con il segretario della Cgil Maurizio Landini: “La Commissione di Garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini”.

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