Iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza. L’autopsia sul corpo di Rob Cornelis Huijben è stata eseguita nei giorni scorsi.
Palermo – La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante della società Smith & Savage, per cui lavorava Rob Cornelis Huijben, il sub olandese morto la scorsa settimana durante un’immersione nel relitto del Bayesian, il veliero naufragato lo scorso agosto nelle acque di Porticello, nel Palermitano.
I pubblici ministeri Concetta Federico e Raffaele Cammarano procedono con le ipotesi di omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’iscrizione è un atto dovuto, eseguito prima dell’esame autoptico sul corpo del sommozzatore, per consentire alla parte coinvolta di nominare un consulente di parte, che ha partecipato all’autopsia in qualità di perito.
Le indagini sulla morte del sub
L’indagine punta a chiarire eventuali responsabilità sulla gestione delle condizioni di sicurezza durante le delicate operazioni di taglio del boma del veliero, affidate alla società Smith & Savage, specializzata in interventi subacquei.
Secondo quanto ricostruito, Huijben si trovava impegnato in un’operazione ad alto rischio all’interno del relitto, quando è rimasto coinvolto in un incidente fatale. Le cause esatte della morte saranno chiarite dai risultati dell’autopsia. Al momento gli inquirenti vogliono verificare se siano state rispettate tutte le normative previste per la tutela dei lavoratori subacquei.
Il relitto del Bayesian e le operazioni di recupero
Il Bayesian, affondato ad agosto 2024, è al centro di un’importante operazione di recupero affidata alla Tmc Marine, che si avvale della collaborazione della Smith & Savage e della Hebo, proprietaria delle gru Lift 10 e Lift 2 impiegate per il sollevamento.
Dopo l’incidente, le immersioni dei sommozzatori sono state sospese. Le attività sono ora affidate a robot sottomarini, utilizzati per proseguire i lavori in condizioni di maggiore sicurezza.
Il recupero del veliero dovrebbe concludersi nella prima settimana di giugno. Il relitto sarà riportato in superficie per poi essere sottoposto alle necessarie verifiche tecniche e ambientali.