SICULIANA – FUGA DI MIGRANTI: 1 MORTO E 3 FERITI. ARRESTATO PIRATA DELLA STRADA

Le precarie condizioni di vita all'interno dei centri di accoglienza ormai stracolmi generano proteste e fughe. Stavolta c'è scappato il morto. Più tre feriti di cui uno grave.

Siculiana – Si è conclusa con la morte di un giovanissimo eritreo e tre poliziotti feriti l’ennesima fuga di migranti dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento. Nella notte, dopo aver protestato per tutto il pomeriggio, un gruppo di extracomunitari è riuscito ad eludere la sorveglianza e raggiungere la strada statale 115

Alcuni poliziotti che avevano assistito alla fuga si sono messi all’inseguimento dei migranti fino all’entrata in scena di una Volkswagen Touareg, guidata da un 34enne di Realmonte, che ha travolto il giovane eritreo e tre poliziotti. Per il 20enne straniero non c’è stato nulla da fare mentre i tre agenti sono stati trasferiti all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Due di loro hanno riportato traumi e contusioni varie, il terzo invece una frattura e dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. A termine dei rilievi stradali per il conducente del Suv, che non si sarebbe subito fermato a prestare soccorso, sono scattate le manette, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.

Migranti ospitati in sovrannumero nei centri d’accoglienza

Quella che si è registrata a Siculiana è una tragedia arrivata a conclusione di un giorno di proteste nel centro d’accoglienza che ospita più migranti di quelli che dovrebbe. È per richiedere posti dove poter dormire e condizioni igieniche dignitose, che una ventina di extracomunitari sono saliti sul tetto mentre altri, approfittando del momento di confusione, sono fuggiti dal centro creando anche panico tra gli automobilisti in transito fino al tragico epilogo dell’impatto risultato fatale al giovane eritreo.

Vittime in mare e in strada, frutto di una politica dell’accoglienza improvvisata che continua ad ammassare persone negli Hotspot ormai stracolmi di disperati e gente malata che vivono in condizioni disumane. 

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