La politica non molla e non intende cedere quando si parla di interessi personali. Di Maio ha lanciato una proposta che sino ad oggi non è stata raccolta da altri. Quando si tratta di mettere mano al portafogli nessuno si fa avanti.
Roma – “…Serve un segnale. La politica faccia sacrifici…”. È il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a lanciare la richiesta dalle sue piattaforme social. In questo momento critico, con i nuovi numeri al rialzo dei contagi Covid e le nuove restrizioni volute dal Governo, è importante dare un segno alla gente. “…Se chiediamo ai cittadini di fare sacrifici, allora dobbiamo essere pronti a farne anche noi…”, scrive Di Maio.
“…La politica in una situazione del genere, davanti ad una crisi globale senza precedenti – evidenzia il capo della Farnesina – con 42 milioni di casi nel mondo dall’inizio della pandemia, deve dare un segnale chiaro alla popolazione per ristabilire un canale di fiducia con i cittadini. Riprendiamo la discussione iniziata a marzo, quando scoppiò la pandemia: tagliamo gli stipendi dei parlamentari ed eliminiamo qualsiasi privilegio della politica…”.
E aggiunge: “Mentre ci sono persone che soffrono a causa del virus, è inaccettabile che i politici continuino a guadagnare 15 mila euro al mese – conclude il ministro – sono troppi. Lo hanno fatto già diversi paesi stranieri e molti manager di importanti aziende. Lo faccia anche la politica italiana. Come Movimento 5 Stelle da anni ormai ci tagliamo lo stipendio e io personalmente ho rinunciato a oltre 300 mila euro. Davanti al virus, davanti a oltre 21 mila contagi in ventiquattro ore, davanti a 37 mila morti in Italia dall’inizio della pandemia, la politica deve dare il buon esempio e mettere a disposizione del Paese ulteriori risorse. E adesso ci aspettiamo un segnale rapido e concreto da parte di tutte le forze parlamentari, sia di destra che di sinistra, sia di maggioranza che di opposizione. Il Movimento c’è. Gli altri?…”.
Parole forti, fortissime. Ma non tutti hanno orecchie. Nessuno ha fatto da eco. Tutti hanno guardato il telefonino fra gli scranni. Oppure hanno fatto finta di annuire. O erano distratti, oppure intenti a leggere i fogli svolazzanti dei loro appunti. La proposta, in buona fede o meno, è stata lanciata. Si attendono risposte, da parte di ogni fazione politica, alle domande dell’ex leader dei 5 Stelle: ci siete? Sino ad ora silenzio.
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