Il partito si riconosce nei partiti come CDU tedesca e "Les Repubblicains" in Francia. In forze di destra democratiche ed europeiste che non si alleano per governare con la destra estremista. In Italia questo avviene da anni, basti guardare gli alleati di Forza Italia.
Roma – La “Buona Destra” il partito alternativo al vecchio centro-destra ormai obsoleto e populista. Almeno cosi pare. Qualcosa si sta muovendo nella politica italiana e non parliamo solo del governo di Mario Draghi, piuttosto della nascita di un nuovo partito fondato dal giornalista romano Filippo Rossi che ha scelto per la sua creatura un nome quanto mai profetico e simbolico.
Tutto nasce da un libro: “Dalla parte di Jekyll, Manifesto per una Buona Destra” che Rossi ha pubblicato nell’autunno del 2019 e che ha già venduto migliaia di copie e nel quale si presenta la destra italiana come un uomo a due facce, quella buona rappresentata dal dott. Jekyll e quella cattiva invece da mister Hyde. Abbiamo chiesto a Filippo Rossi gli opportuni chiarimenti:
Perchè il nome “Buona Destra” e a chi si rivolge questo nuovo partito politico?
“…Il nome Buona Destra è stato scelto per evidenziare la nostra diversità dalla cosiddetta “cattiva destra“ – esordisce Rossi – rappresentata oggi da Fratelli d’Italia e dalla Lega di Salvini (almeno sino alla sua ultima svolta europeista dopo l’ ingresso nel governo di Mario Draghi), ovvero da quei partiti che credono nel sovranismo e guardano con molto scetticismo all’Unione Europea. La Buona Destra vuole essere infatti una destra moderna e laica che crede fortemente nell’Unione Europea e respinge il populismo e il sovranismo. Noi ci rivolgiamo in particolare a tutti quegli elettori che hanno sempre votato a destra ma che non si riconoscono nelle attuali compagini di centrodestra costituite da due partiti estremisti e da un partito-azienda come Forza Italia che ha posizioni più moderate ma che è ormai privo di una vera leadership con il tramonto inevitabile, anche per motivi anagrafici, di Silvio Berlusconi...”.
La Buona Destra sarà una destra sociale o una destra liberale e a questo proposito avete già pensato a possibili future alleanze?
“…Io non rinnego le mie origini politiche che si trovano nel Movimento Sociale Italiano – aggiunge Rossi – oggi però l’Italia non è più quella del 1960 e del 1970, la Buona Destra sarà una destra soprattutto moderna e attenta alle esigenze del 2021, una destra che crede sempre negli stessi valori ma che li declina secondo una concezione attuale. Ovviamente ci ispiriamo alla tradizione politica liberale ma non ci rivolgiamo ad una fetta di elettorato specifica e particolare, io non credo nel partito che diventa sindacato e tutela un solo gruppo sociale, noi rappresenteremo gli imprenditori e gli operai, i lavoratori autonomi e quelli dipendenti senza distinzione e cercheremo di tutelarli nel modo migliore possibile…
…Per quanto concerne le nostre alleanze future, preferisco non parlarne perché al momento siamo ancora un partito virtuale la cui crescita è stata fortemente penalizzata dalla pandemia. Entro la fine dell’anno, probabilmente tra Ottobre e Novembre, terremo a Roma un Congresso Nazionale che sancirà ufficialmente la nostra nascita e quindi si potrà iniziare a parlare anche di alleanze. Ovviamente siamo idealmente vicini a tutte quelle forze responsabili ed europeiste che sono entrate nel governo Draghi e che avrebbe beneficiato anche della nostra fiducia, qualora fossimo presenti in Parlamento…”.
Ci sono rapporti con altre forze politiche europee?
“…Diciamo che ci riconosciamo in partiti come la CDU tedesca e “Les Repubblicains” in Francia – conclude Filippo Rossi – ovvero in forze di destra democratiche ed europeiste che non si alleano per governare con la destra estremista rappresentata in Germania da Alternativa per la Germania e in Francia dal Rassemblement National di Marine Le Pen. Solo in Italia una destra moderata come dovrebbe essere sulla carta Forza Italia si allea con forze che appartengono alla destra radicale ed estremista, una anomalia che deve cessare e anche in fretta…”.
Filippo Rossi sembra avere le idee chiare, il nostro Paese si accinge ad avere un nuovo protagonista sulla scena politica e soprattutto un nuovo soggetto politico, spetterà ai cittadini italiani decidere la sua sorte.
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