Lo Stato va a caccia di soldi ritenendo che la lotteria scontrini sia un mezzo valido per farli ma chi istiga al gioco d'azzardo non dovrebbe essere punito? Le regole non valgono per chi governa? Che tempi.
Roma – Il Fisco getta la maschera ed invita a giocare per fare cassa. Senza contante, tutti tracciabili. Così la dipendenza è asseverata ufficialmente. La ludopatia d’ora in poi sarà una drammatica patologia per un “gratta e vinci” ma non certo per uno scontrino.
Sembra uno scherzo, eppure di pessimo gusto, invece è l’amara realtà. Lo Stato invita a giocare, anche se farlo può comportare la possibilità di contrarre dipendenza patologica dal gioco in generale, da quello d’azzardo in particolare. La novità è quella di offrire ai consumatori l’opportunità di scoprire gli acquisti in nero, non tracciabili, tentando la fortuna proprio con chi incassa le tasse.
La lotteria degli scontrini, il nuovo concorso a premi gratuito collegato allo scontrino elettronico e aperto a tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi di importo pari o superiore a 1 euro, compie il primo passo in vista della partenza di Capodanno.
Pertanto già dal primo dicembre scorso è possibile registrarsi sul sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it L’operazione consente di ottenere un “codice lotteria”, ovvero una sequenza alfanumerica con codice a barre, abbinato al codice fiscale, che va presentato alla cassa quando si effettua un pagamento. In questo modo si ottiene la possibilità di partecipare alle estrazioni periodiche.
Partecipare alla lotteria è gratuito e prevede premi per le estrazioni “ordinarie” e ulteriori premi per quelle “zero contanti”, riservate ai pagamenti cashless, cioè con carta di credito. Sembra tutto così surreale, quasi come il film Guerre Stellari. L’altra faccia della medaglia riguarda esercenti e commercianti che si rifiuteranno di accettare il codice fiscale per partecipare alla lotteria degli scontrini. Questi verranno severamente sanzionati: da 500 euro a 2mila euro di multa. Altro che giochetto.
Quando vuole lo Stato sa essere cattivo e perfido, infatti pur di rimpinzare le casse esauste stuzzica i cittadini per farli giocare nonostante faccia male, anzi malissimo. Ma chi se ne importa? E chi non intende scommettere e far scommettere verrà rivoltato come un calzino e punito con una bella ammenda. Povera Italia.
Comunque per quanto riguarda le estrazioni ordinarie è previsto un premio da 1 milione di euro per il vincitore dell’estrazione annuale, 3 premi da 30.000 euro ciascuno per i vincitori delle estrazioni mensili e 7 premi da 5.000 euro ciascuno per i vincitori delle estrazioni settimanali. I fortunati saranno informati tramite sms, e-mail o instant messaging se i relativi dettagli sono stati forniti dal consumatore nell’area riservata del Portale Lotteria.
Il Fisco per essere sicuro del funzionamento del meccanismo perverso, concede anche una percentuale all’esercente. Cosi da stimolarlo a dire di sì per poi promuovere e divulgare il gioco con i suoi clienti. E chi non è d’accordo se ne pentirà a suon di verbali da migliaia di euro. I premi delle estrazioni “zero contanti”, peraltro, sono più alti e anche il negoziante prenderà la sua “mazzetta“.
Sono previsti due premi per l’estrazione annuale, con un premio da 5 milioni di euro per il consumatore ed un premio, da 1 milione di euro, per l’esercente. Ma non basta: ci saranno 20 premi per le estrazioni mensili e 30 premi per le estrazioni settimanali, con decorrenza ancora da stabilire.
La vincita verrà pagata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, esclusivamente mediante bonifico bancario o, per i soggetti sforniti di conto bancario, con assegno circolare non trasferibile. L’unico dato positivo è che tutte le vincite sono esenti da imposte. Al contrario di quelle tradizionali. Non partecipano alla lotteria gli scontrini corrispondenti ad acquisti online e quelli effettuati nell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione.
Non c’è che dire il ministero delle Finanze si fa furbo grazie all’esperienza maturata in tanti atti di accertamenti e atti esecutivi “prendi soldi”. L’inizio della lotteria, previsto in origine dal 1° luglio di quest’anno, è stato differito dal decreto Rilancio al 1° gennaio 2021, in considerazione delle difficoltà dei negozianti legate all’emergenza da coronavirus. Ormai è una baraonda di iniziative che servono a fare cassa e che danno la misura di dove siamo arrivati e quanto si deve ancora fare per invertire la rotta. Se passeremo indenni la pandemia.
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