ROMA – ANCORA DUBBI SUI VACCINI CHE NON CI SONO. PREVISIONI DI CONSEGNA PER LA META’ DI APRILE

Il piano vaccinale non decolla e le dosi di antidoto sono ancora al di là da venire. Nel frattempo arrivano notizie di altri decessi subito dopo le somministrazioni. In Europa altre nazioni hanno di nuovo sospeso le inoculazioni che forse riprenderanno dopo Pasqua.

Roma –  La vaccinazione rappresenta l’ultima spiaggia per arginare e sconfiggere la pandemia. Le ultime notizie di morti sospette e di effetti collaterali di notevole intensità subito dopo la somministrazione delle prime dosi hanno destato dubbi e perplessità fra le popolazioni di tutta Europa sino a costringere le autorità di governo a sospendere la distribuzione degli antidoti. Anche se l’allarme, in parte, sembra rientrato.

Poi si sono succeduti tutta una serie di scandali, da quello delle dosi introvabili alle forniture dimezzate sino alle centinaia di migliaia di dosi di vaccino scoperte in una fabbrica di Anagni che stavano prendendo il volo per altri Paesi europei e africani.

Per non parlare dei vaccini di frodo rivenduti da intermediari senza scrupoli e del mercato parallelo sino ai vaccini taroccati e fiale contenenti acqua fresca al posto del siero anti Covid 19. La mancanza di chiarezza da parte dei governi ha generato dubbi e paure ed anche la scienza non ci viene in aiuto. La domanda che ci poniamo è scontata: sono sicuri ed efficaci tutti i vaccini?:

Loretta Bolgan

”…Non ci sono i requisiti per mettere in commercio questi vaccini – ha detto più volte Loretta Bolgan, laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, dottorato di ricerca in scienze farmaceutiche a Padova e ricercatrice al Massachusetts General Hospital di Bostonquando mancano dati certi si usa il principio di precauzione. Qui non è stato applicato…

Nei fatti, nonostante le rassicurazioni dei produttori, è stata eseguita una sperimentazione molto parziale e non esistono dati certi. E rischiamo di scoprire le conseguenze una volta inoculato il vaccino. In particolare, il rischio gravissimo di reazione avversa fatale. Tutti i vaccini contro la SARS sono stati bloccati, perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati…”.

Che cos’è la reazione avversa fatale?: ”…Una reazione avversa fatale avviene quando il nostro sistema immunitario reagisce potenziando la malattia per cui ci stiamo vaccinando – risponde Bolganovvero scatenando la malattia da cui dovremmo proteggerci. Ma qui ci sono due tipi di problemi: il tipo di virus utilizzato per fare il vaccino. E i rischi dovuti al fatto che iniettiamo materiale genetico senza avere studi a riguardo. In linea teorica il vaccino dovrebbe essere sicuro, se il virus non mutasse. Ma il virus muta…”.

Basterebbe già tutto questo per dire no grazie al piano vaccinale ma ad una voce contraria corrispondono altre voci a favore: ”…Intanto deve essere chiaro a cosa serve il vaccino: a non far ammalare le persone di Covid – afferma Roberto Burioni, virologo, immunologo, docente universitario e divulgatore scientifico – insomma a prevenire il Covid-19, che subentra quando è presente almeno un sintomo tipico e un tampone positivo, ripetuto e confermato. Viene somministrato a decine di migliaia di persone. L’efficacia per Pfizer è stata altissima: oltre il 95% e pochi gli effetti collaterali. Dobbiamo sottoporci con serenità alla vaccinazione, perché è l’unico modo di uscirne. L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa…”.

Roberto Burioni

Al no della ricercatrice al sì del virologo si aggiunge un forse, con beneficio d’inventario: ”…Se mi vaccinerò? – si chiede Giuseppe Di Bella, medico chirurgo, specialista in stomatologia, figlio di Luigi, scopritore di una cura anticancroquando ci saranno le prove scientifiche attendibili degli effetti negativi e quando avrò la certezza scientifica di non andare in contro a dei danni. E questi dati mancano…

…L’immunoterapia è potente e immediata, abbiamo tutta una serie di prodotti documentatissimi dal punto di vista scientifico e certificati dalla letteratura, ma per quale motivo devo andare di corsa, tagliando tutti i tempi, abbreviando tutte le sperimentazioni, saltando delle fasi storiche, classiche per fare un vaccino che non è testato, su cui non abbiamo conoscenze fondamentali per soggetti allergici, donne in gravidanza o immunodepressi. Non sanno rispondere, non sanno dire niente. Non sanno neppure se fatto il vaccino deve essere isolato o no, se è infettivo per gli altri. Mancano informazioni fondamentali: per quale motivo me lo devo fare?…”.

Giuseppe Di Bella

Senza alternative praticabili rimane soltanto il vaccino per liberarci definitivamente dal morbo. Speriamo che i prossimi diano meno problemi e funzionino davvero. 

 

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