Insomma prendere un po’ tutto alla leggera e sorridere del quotidiano, anche quando ci sentiamo giù di corda, è una vera e propria panacea, scienza alla mano.
Una risata ci salverà! Una volta in pieno ’68 per le strade durante le frequenti manifestazioni di massa, si gridava la famosa frase diventata idiomatica “la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!”. La seconda parte dello slogan pare sia stata pronunciata dall’anarchico Michail Bakunin nell’800, ad intendere la capacità sovversiva dell’umorismo contro i meccanismi borghesi. Ma al di là di questi aspetti, ridere fa bene alla salute. Lo ha confermato la Scienza.
Quando si ride aumenta la dopamina, un neurotrasmettitore che favorisce il piacere e stimola la motivazione ed è un efficace antidoto allo stress, facendo abbassare il cortisolo, suo maggiore responsabile. Con la vita frenetica che si conduce, la dopamina spesso è in avaria. In questi casi si avverte stanchezza, calo della soglia di attenzione e un certo disgusto per attività che altre volte avevano entusiasmato. E’ una condizione comune a molte persone. Ci sono giornate in cui si fa fatica finanche a respirare e si trascina il proprio corpo come un pesante fardello. Ci si sente avviliti, disorientati, senza punti di riferimento.
Secondo le neuroscienze il sorriso è “un’espressione facciale caratterizzata dalla contrazione dei muscoli attorno alla bocca e, in alcuni casi, degli occhi, che può esprimere emozioni come felicità, piacere, divertimento o può essere utilizzato come segnale sociale per comunicare amichevolezza, intesa o apprezzamento. Il sorriso ha anche basi biologiche ed evolutive, essendo un comportamento sociale che favorisce la comunicazione e la cooperazione tra individui”. Inoltre incide sull’equilibrio della chimica cerebrale.

Perché ridere, anche controvoglia, offre la possibilità di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Perché quando si compie questo atto liberatorio, si mettono in moto una serie di endorfine che fanno calare lo stress. Pare che si produca anche meglio e alimenta la creatività. Se ciò fosse vero, risulta strano che le aziende, sempre attente ad incrementare i profitti, non abbiano, finora, assunto un clown o un cabarettista. La produzione cresce e ci si fa pure quattro risate. Cosa si vuole di più dalla vita? Non è solo questione di allegria, ma l’umorismo, secondo, alcuni studi allunga la vita. Negli anni ’90 era una telefonata ad allungare la vita, come recitava uno spot della Telecom, per esprimere il valore sociale del telefono.
Ora è l’humor, come ha confermato uno studio della “Wayne State University”, Michigan, USA, secondo cui chi ride vive dai 4 ai 5 anni in più. D’altronde il taoismo cinese sosteneva che il sorriso possedeva la capacità di guarire l’anima. Inoltre, esso è come un virus benefico e si propaga coinvolgendo altre persone. Fa star bene sé stessi e gli altri, perché aumenta la socialità immedesimandosi negli altri. Nell’attesa che la “ridarella“, quell’irrefrenabile voglia di ridere, una risata incontrollabile che spesso arriva inaspettatamente e non si riesce a contenere, si diffonda su tutto il territorio nazionale e globale per verificarne i benefici, c’è da sottolineare che la Scienza, a volte, giunge a conclusioni già presenti nella cultura popolare.
Basta citare il famoso proverbio “ridere fa buon sangue” che corrisponde alla perfezione a tutte le considerazioni scientifiche. La risata, finora, non ha seppellito alcunché. Si spera, comunque, di poterci fare quattro risate, anche se motivi ce ne sono ben pochi!